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Coltivare senza lavorazione del suolo – breve guida al No Dig

Iniziare la non lavorazione del suolo, tipi di terreno, erbe infestanti, compost da usare

di Charles Dowding    

Meno erbe infestanti senza lavorare il suolo

Ogni volta che il suolo viene scavato, allentato o rigirato, la sua reazione al disturbo consiste del cercare di ricreare la propria struttura, ricoprendosi con piante infestanti – sia dalle radici di piante perenni che dai semi delle annuali. Al contrario, quando viene lasciato non coltivato, ha meno bisogno di proteggersi e quindi lascia crescere meno erbe infestanti, come si può ben vedere alla fattoria “Homeacres” in qualsiasi momento dell’anno.

Ci sono sempre alcune nuove piccole infestanti, dai semi che arrivano con il vento o sono portati dentro con il compost, e devono essere rimosse quando sono piccole manualmente, o con una leggera zappettatura. È un approccio “poco e spesso”. La coltivazione di ortaggi è generosa e più facile quando il diserbo è solo un piccolo problema, piccolo ma importante.

La pacciamatura per liberare il terreno dalle erbacce nei tunnel è la stessa storia, vedi i miei primi post del 2013 per come ho fatto un pasticcio di un tunnel di erbacce, iniziando qui e scorrendo verso il basso a metà pagina (in inglese). 

Sul sito Ferryman Polytunnels potete trovare alcune idee per strutture e prezzi (spedizione solo in UK), e potete leggere altri interessanti articoli in proposito (in inglese).

Preparazione del suolo, compatto è buono!

La compattazione del suolo è per fortuna rara. Spesso il terreno sembra duro, soprattutto quando è asciutto, e questo è perfetto per le piante. All’interno di una tessitura così solida c’è una struttura compatta solcata da sottili canali d’aria e passaggi di radici, oltre a una buona capacità drenante. Anche nell’argilla, e scrivo questo per esperienza, devi aver fiducia!

Le piante crescono meglio in un terreno denso e compatto che in uno la cui struttura è sciolta e offre meno sostegno alle piante e perde più umidità per evaporazione. La non lavorazione del suolo funziona bene su terreni argillosi, vedi sotto.


Eliminare le infestanti

Il primo passo dipende da quante e quali infestanti hai, specialmente piante perenni, e quanta materia organica puoi ottenere. Il pacciame che deponi ha la funzione di eliminare le infestanti soffocandole e privandole della luce. La pacciamatura di materia organica alimenta anche il suolo e i suoi abitanti.

Non è necessario scavare prima di iniziare o incorporare letame in profondità. Distribuire la materia organica sulla superficie è il modo migliore per mantenere il terreno vivo perché è così che gli organismi del suolo lavorano, ricercano e mangiano materia organica in superficie, quindi digeriscono e restituiscono al suolo la sostanza organica trasformata, costruendo così una struttura permanente. Per inciso, i lombrichi amano lavorare sotto il politene nero, se lo si usa inizialmente.

In climi umidi come il Regno Unito, raccomando di non usare pacciami di materia organica non decomposta, come la paglia, che permette alle lumache di nascondersi di giorno e di mangiare le vostre piante di notte. Dove le lumache sono potenzialmente prevalenti, il compost è la pacciamatura migliore, perché non offre ospitalità alle lumache. I bancali ricoperti di compost sembrano “nudi” quando non crescono gli ortaggi, ma lo strato di compost protegge il terreno sottostante.

L’intero articolo si riferisce alle condizioni climatiche piuttosto umide del Regno Unito. In climi più secchi, come in molte regioni italiane, è appropriato utilizzare pacciamature che sono meno decomposte del compost, come ad esempio la paglia, l’erba secca o le foglie. In ogni caso questi materiali rischiano di attirare le lumache nelle zone più umide.

Anche utilizzando questi materiali, è buona norma aggiungere comunque un piccolo strato di compost sotto la pacciamatura, in modo da aumentare la fertilità, in particolar modo per gli ortaggi che hanno parecchie esigenze nutrizionali.

Il tempo necessario tra la pacciamatura e la semina può essere istantaneo se si dispone di sufficiente compost, ad esempio uno strato da 15 cm (opzione 2 sotto), altrimenti entro 6-12 mesi come nell’opzione 1, a seconda della situazione iniziale di presenza di infestanti, e se la tempistica è sufficiente anche per ortaggi come zucca e patate.

Alcune infestanti che devono essere rimosse

I romici (Rumex spp.) e le piante legnose come i rovi possono essere rimosse con una vanga affilata, prima della pacciamatura, altrimenti si spingono attraverso la copertura e raggiungono la luce prima di morire. Usa una vanga affilata per tagliare il suolo intorno ai rovi, rimuovendo la radice principale ma lasciando tutte le piccole radici nel terreno. Per i romici, rimuovi i primi 15 cm di radice; queste possono essere messe nel cumulo del compost e si decompongono bene.

 
Delimitazioni di legno?

Spesso si presuppone che crescere fare l’orto nei bancali significhi avere bisogno di strutture permanenti, ma questo non è vero, anche se a volte sono utili, ad esempio nei primi 6-12 mesi dell’opzione 2. I lati temporanei (come vecchie recinzioni) aiutano a mantenere in forma i bancali riempiti di compost per i primi mesi, come nella prima foto dell’opzione 2 (febbraio 2013), in quel caso ho sollevato i lati in legno non fissati all’inizio dell’autunno di quell’anno, una volta che il compost nei bancali si era assestato e sotto di esso le infestanti erano morte – questo aveva avuto bisogno di un’ulteriore distribuzione di uno strato di cartone a maggio, e di nuovo a luglio per alcune zone infestate dalla gramigna.

Creare bancali senza delimitazioni è più rapido ed economico e si creano meno nascondigli per lumache e porcellini di terra. Tuttavia, per questo motivo è necessario disporre di percorsi non erbosi e assolutamente privi di infestanti, che altrimenti invadrebbero i bancali senza delimitazioni. Questo è il motivo per cui ho usato il cartone sui sentieri nei primi mesi a Homeacres, per uccidere ranuncoli, tarassaco e gramigna. Dopo circa sei mesi, una volta che quelle pesti erano morte per mancanza di luce e il cartone si era decomposto per lo più in loco, ho disposto un po’ di materia organica come pacciame: possono andare bene foglie semi-marcite, paglia vecchia, compost di rifiuti verdi e materiale legnoso in decomposizione. Poi tratto i percorsi come i bancali, ricevono un po’ di compost dagli uccelli che lo raspano via con le zampe (cercando i vermi), e io diserbo dove necessario, per mantenerli immacolati.


OPZIONE 1: un po’ di sostanza organica e teli di polietilene

Vedi questo video per maggiori informazioni sulla procedura.

Quando sono presenti radici di piante perenni, utilizzando solo 3-5 cm di compost ci sono ancora possibilità di crescere ortaggi nella prima estate. Occasionalmente, le lumache  possono rendere questa operazione difficile.

1) Nutrimento iniziale del suolo e copertura delle infestanti

Sul suolo può essere applicata ogni tipo di sostanza organica, come nutrimento per il suolo e per deprivare le infestanti della luca. Letame animale parzialmente decomposto, compost di ogni tipo, una piccola percentuale (circa 25%) di foglie o sfalci di erba, vanno tutti bene in questo stadio per nutrire i lombrichi che hanno molto lavoro da fare al buio sotto allo strato di pacciamatura. Allo stesso tempo il suolo migliora, mentre le infestanti muoiono. Sopra la sostanza organica va disposto un ulteriore strato di copertura costituito da teli di polietilene, cartone o giornali.

Copertura del suolo con teli di polietilene. il cumulo di compost è pronto per essere distribuito dopo la rimozione dei teli.

I teli da utilizzare come copertura possono essere: un telo plastico di qualsiasi colore (opzione più economica), una membrana in polipropilene (meglio non tagliata) in tessuto, un telo pacciamante traspirante che sia economico, leggero e facile da tagliare. Tuttavia, il tessuto lascia passare il 30% di luce, quindi è meglio posare prima il cartone e poi il tessuto sopra.

Questa opzione è particolarmente utile se si devono eliminare infestanti vigorose e perenni in estate o in autunno, per avere il terreno pulito per la primavera successiva. O se se vogliono coltivare per esempio patate e / o zucca – guarda le foto qui sotto di Homeacres: raccolto di zucca invernale Crown Prince da un suolo che in aprile era al 100% coperto di erbacce tra cui gramigna, erba e anche qualche convolvolo.

2) Il passo successivo dipende dalla profondità del compost e dalle infestanti

Prima di rimuovere il polietilene o il telo pacciamante, bisogna assicurarsi che che le radici delle infestanti siano sufficientemente esauste da non poter ripartire sotto lo strato di pacciamatura. Le annuali hanno bisogno di due o tre mesi, molte piante perenni richiedono almeno sei mesi o talvolta un tempo maggiore, perché le loro radici si esauriscano cercando di crescere nell’oscurità. Se sotto lo strato di pacciamatura si trovano ancora steli bianchi di infestanti, le loro radici sono ancora vive, come nella foto n°4 qui sopra. Almeno in questo caso, non c’era molto convolvolo e abbiamo usato una cazzuola per rimuovere i germogli, per indebolire ulteriormente le radici madre.

A Homeacres, su pascoli pieni di erbacce perenni, rimuovo i teli di polietilene dopo una stagione di crescita, al massimo da febbraio ad ottobre. 

3) Crescita regolare

Dopo che i teli di polietilene/cartoni/teli pacciamanti hanno finito il loro lavoro, si ha una superficie pulita su cui seminare e trapiantare, che è lo scuro strato di compost distribuito precedentemente. I semi germinano e le piante crescono inizialmente nel compost superficiale, quindi spingono le loro radici nella terra indisturbata, che è solida ma non compattata. La strutturazione è buona

Per inciso, durante periodi asciutti il terreno diventa duro: questo è normale e non ti preoccupare, si ammorbidisce con la pioggia o l’irrigazione.

Alcune radici di infestanti perenni possono ancora sviluppare nuove foglie, come è successo con il convolvolo dopo la mio pacciamatura con il tappeto. In questo caso è necessario continuare a rimuovere la ricrescita, il più spesso possibile, per indebolire ulteriormente la radice madre. Entro il terzo anno, anche il convolvolo diventa raro e facilmente gestibile. 

OPZIONE 2: utilizzare 10-15 cm di compost 

Quando hai abbastanza compost da creare uno strato fino a 15 cm a copertura delle infestanti, questo sarà sufficiente a prevenire la loro ricrescita. Una eccezione è nel caso in cui ci siano infestanti resistenti come il convolvolo, la Saeppola canadese (nome scientifico Conyza canadensis) o la gramigna. In questo caso, meglio utilizzare l’OPZIONE1.  

15 cm di compost ben calpestato, o meno con un cartone spesso sotto, sono sufficienti per uccidere le erbe e le infestanti annuali e per indebolire, se non uccidere, le infestanti perenni come ranuncolo, tarassaco e piccole quantità di gramigna. Utilizza una vanga per rimuovere ogni ricrescita di piante infestanti perenni, fino a quando le radici madre muoiono per mancanza di nutrienti sintetizzati con la fotosintesi.

  • Cartone solo per i percorsi, lati temporanei in legno: nelle foto di Homeacres 2013, ho usato una carriola per riempire i bancali con uno spessore di 15 cm di compost. Si trattava di un letame di mucca e cavallo di due anni, di un compost fatto in casa e di un compost di rifiuti verdi per lo strato più superficiale. Qualsiasi compost bene fa bene allo strato superficiale, il tuo se è abbastanza maturo, il letame di mucca vecchio, il compost di funghi o il compost acquistato in negozio.
  • Per la grande area di pacciamatura nel 2013, avevo solo un po’ di cartone per i percorsi e per coprire sotto i lati temporanei. Se fossi stato in grado di procurarmelo, anche il cartone posato sulle erbe del bancale, prima del compost, avrebbe rallentato la ricrescita dei ranuncoli, dei cardi ecc. Alcuni si sono spinti attraverso il compost e ho dovuto rimuoversi manualmente in primavera, finchè le radici non hanno esaurito la loro energia.
  • I “lati” di legno che vedete sopra sono dei pali di una recinzione posati a terra, per tenere in posizione il compost mentre viene depositato. Prima della fine di quel primo anno, avevo rimosso la maggior parte di essi, poiché non erano più necessari e fornnivano un habitat per le lumache.
  • Nell’immagine sotto, il nuovo bancale è stato realizzato con metà coperta di cartone, l’altra metà no e in questo caso ha fatto poca differenza per la ricrescita delle infestanti, perché le erbe perenni non erano troppo vigorose, essendo state regolarmente sfalciate per tre anni in precedenza. Se ci sono erbe perenni vigorose, vale la pena di usare uno strato di cartone: è preferibile un cartone spesso o due strati di cartone sottile. Abbiamo riempito questo bancale con metà letame animale (maturo) e metà del mio stesso compost, senza rifiuti verdi. 

Per un simile approccio per la coltivazione immediata delle patate vedi il blog di Naomi Schillinger.

Gli ortaggi sono piante affamate e richiedono un terreno ben strutturato e pieno di vita. Le coperture del primo anno con sostanza organica possono sembrare impegnative ma ripagheranno lo sforzo per gli anni a venire. Fino all’avvento dei fertilizzanti chimici, per la coltivazione di ortaggi venivano sempre utilizzate quantità maggiori di compost e letame. In particolare, dal 1945, è stata posta maggiore enfasi sui nutrienti chimici da fonti sintetiche o concentrate. Questi fertilizzanti non forniscono al suolo i nutrienti che servono a sfamare tutta la sua moltitudine di abitanti, necessari per la coltivazione di piante sane; inoltre le sostanze nutritive fornite da questi prodotti vengono dilavate dalla pioggia, che è allo stesso tempo uno spreco e un inquinamento.


Nessun problema sull’argilla senza lavorazione del suolo

A Lower Farm il mio suolo era argilloso ed ho potuto coltivare i miei ortaggi senza problemi. Anche in Francia ho potuto ottenere ottimi raccolti su corposa argilla bianca. 

Il suolo argilloso va molto bene per la non lavorazione del suolo: i lombrichi e altri organismi del suolo ne migliorano la struttura facendoti risparmiare molto tempo ad aumentando la qualità del nutrimento del suolo e la ritenzione dell’umidità.

A Homeacres il mio suolo è ricco di limo e tutto si radica anche lì. Nel mio primo giardino, 35 anni fa a Cotswold, il suolo era duro, molto sassoso, e anche lì la non lavorazione del suolo ha fuzionato bene.

Il terreno indisturbato sviluppa e mantiene una struttura a nido d’ape con piccoli passaggi d’aria, specialmente quando viene alimentato ogni anno con qualche cm di compost in cima. Questo compost può essere letame animale che ha maturato per sei mesi o più, il proprio compost, compost municipale o di funghi, foglie decomposte ecc.

  • Cippato di legno: una variante è la possibilità di applicare uno strato di 15-30 cm di cippato di legno, o cortecce, o resti di potature tritate, al posto del compost. Se si ha accesso a questi materiale questa è una ozione interessante da prendere in considerazione. L’unico aspetto negativo è la necessità di dover aspettare almeno 2 anni prima che lo strato inferiore si trasformi in compost, durante questo periodo è comunque possibile iniziare a trapiantare (non seminare) alcuni ortaggi, mentre il legno agisce sopprimendo le infestanti. Uno strato molto spesso di legno può incoraggiare la presenza dei porcellini di terra, che amano sgranocchiare le foglie di alcune piante come spinaci e cetrioli.

La non lavorazione negli anni successivi

Lo strato superficiale

Dato che è improbabile che la semina di piccoli semi in grossi blocchi di compost e letame possa funzionare, è necessario conservare la materia organica più friabile e migliore per lo strato superficiale di pacciamatura.

Allo stesso modo, un momento eccellente per spargere il compost è in autunno, non appena terminano le colture precedenti. In questo modo il gelo potrà rompere i grumi e i lombrichi inizieranno la loro azione di trasporto verso il basso, preparandolo in modo ottimale entro la primavera. Quando la materia organica superficiale è grumosa, può essere utile lavorarla con un rastrello intorno a febbraio o marzo con una forchetta, solo in superficie, per spianare i pezzi grumosi.

Ogni volta che distribuisci qualche cm di compost come pacciame di superficie, rompi tutti i grumi più grandi, lasciandoli al massimo delle dimensioni di una pallina da golf, quindi il tempo può fare il resto. Trovo che i semi di carota e pastinaca germogliano prontamente quando vengono seminati in un composto abbastanza fine, quindi fanno radici dritte nel terreno indisturbato sottostante.

Mantenere una crescita abbondante e poche infestanti

Per la coltivazione degli ortaggi, anche per due colture in un anno, le quantità medie di compost da utilizzare ogni anno sono da 3 a 5 cm. Usare meno compost è possibile, ma crea più lavoro in proporzione ai risultati, poichè aumenta la crescita delle infestanti e si hanno una crescita meno sana e raccolti più piccoli.

Per i sentieri, puoi spargere 3-5 cm di trucioli di legno o segatura, foglie, paglia, corteccia o letame meno maturo. Quando crescono senza sponde di legno, i raccolti nei nancali si radicano felicemente in sentieri pacciamati e senza erba, alla ricerca di cibo e umidità. Un avvertimento a questo riguardo sono le aree con lumache, dove i pacciami dovrebbero essere più decomposti, per offrire loro meno habitat.

La sostanza organica può essere aggiunta in qualunque momento dell’anno. 
La stagione più pratica è l’autunno, quando il suolo è umido e ancora caldo, così che i lombrichi possano accedere alla sostanza organica, e quando il suolo resta libero dai raccolti. In alcuni casi il suolo viene lasciato libero in primavera, dopo il raccolto di porri, cavoli e altri ortaggi invernali, quindi il compost può essere aggiunto in questa stagone. Oppure si può aggiungere il compost in inverno, tra gli ortaggi invernali. 

Trovo che una sola aggiunta di compost all’anno sia sufficiente per effettuare due raccolti, una volta che il suolo è in buono stato. Questo si può capire osservando la salute e la vigoria delle piante che crescono.

Dove si può trovare la sostanza organica? Il compost è abbastanza facile da reperire e spesso economico, grazie al ricicleggio dei rifiuti verdi. In molte zone è possibile trovare del letame animale, che può essere aggiunto a qualunque compost si riesca ad autoprodurre.  

Letame animale / compost

Sono tutti adatti, di almeno un anno, preferibilmente di colore scuro, con grumi che possono essere smembrati battendo con un ratrello durante la distribuzione. Il “letame” animale maturo è “compost” e queste due parole causano confusione a meno che non si sia precisi. Il letame fresco non è compost, ma il letame maturo lo è. Tutti i materiali organici come le foglie possono trasformarsi in compost, se impilati per un tempo sufficiente in un cumulo con un po’ d’aria. Le foglie degli alberi richiedono fino a due anni per trasformarsi in compost o un anno se aggiunte a materiali verdi / azotati come l’erba. Si decompongono anche più rapidamente se tagliate con un rasaerba rotante.

Il “compost di rifiuti verdi” viene prodotto in strutture che utilizzano trituratori e macchine per la macinatura, spesso viene venduto dopo due mesi di compostaggio, forse meno. Raggiunge una temperatura elevata che dà il colore nero, quasi carbone. Spesso viene consegnato caldo e, in tal caso, è meglio lasciarlo in un cumulo, se si ha tempo e spazio, per finire la decomposizione. Per utilizzarlo a novembre, in genere lo ordino a luglio, in modo da poterlo lasciar maturare ancora un po’. Quando arriva la temperatura del cumulo è spesso di 60 °C, e a volte il cumulo ha bisogno di acqua perché si è asciugato con l’evaporazione. Non ci sono semi di piante infestanti e lo stato dei nutrienti è basso ma soddisfacente.

Il compost di funghi, usato per coltivare funghi in banchi sotto copertura, ha più sostanze nutritive del compost di rifiuti verdi e spesso viene consegnato “acerbo”, sebbene possa essere usato in questa fase. Preferisco lasciarlo fermo 3-4 mesi per terminare la maturazione. Gli ingredienti sono per lo più paglia e un po’ di letame. Un tempo veniva aggiunto anche del gesso, ma adesso non viene più utilizzato. Il mio ultimo lotto aveva un pH 6.8. Chiedi al tuo fornitore se sei preoccupato, ma suggerisco di non preoccuparsi troppo del pH perché non ho mai osservato che possa causare problemi, anche quando ho usato il compost a base di funghi con pH 9.5 su terreno con pH 7.8. Non credere a tutto ciò che leggi sul “pH deve essere ‘corretto’ per diverse colture”.

Il letame di pollo o pollina non viene usato molto spesso, a causa della sua elevata quantità di azoto. Se hai qualche gallina, ti suggerisco di aggiungerlo al cumulo di compost dove può accelerare il processo di decomposizione. Per utilizzarlo come pacciame, deve essere mescolato ad abbondante lettiera, come la paglia, e tutto deve essere decomposto per 6-8 mesi in un cumulo areato. Gli escrementi di pollo freschi o “puliti” sono più simili al concime azotato che al compost ed è meglio utilizzarlo con parsimonia, altrimenti può causare un eccesso di fogliame e la comparsa di alcuni parassiti come gli afidi.

Meglio evitare i letami (principalmente di cavalli) che hanno molti trucioli di legno, perché impiegano anni a decomporsi. Tuttavia un aspetto piacevole della non lavorazione è che anche le coperture di legno sulla superficie non causano la cosiddetta “fame di azoto”. Invece, i problemi con il legno sui bancalisono (a) il potenziale habitat per le lumache, e (b) se si sparge compost dopo solo un anno di maturazione, il legno difficilmente si sarà decomposto. Piccoli resti di potatura di legno di latifoglie sono buoni da usare, preferibilmente compostati per un anno prima della distribuzione: diventano un buon compost, di alto valore fungino, al contrario della pollina (principalmente batterica).

Il letame equino ha un piccolo rischio di contaminazione da parte di un diserbante aminopiralidico, occasionalmente spruzzato sull’erba per il fieno. È l’unico diserbante che conosco che persiste e che è letale per patate, pomodori e legumi, i cui germogli si arricciano e si contorcono, vedi qui  per ulteriori informazioni (in inglese).

Traduzione di Federica Fiorentino

Articolo originale (e moltissimi interessanti articoli sempre aggiornati) su: http://www.charlesdowding.co.uk

Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla pubblicazione!

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