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Acqua energizzata, mito o realtà?

L’acqua è la base della vita, può sembrare scontato, ma questo la rende la molecola più importante del pianeta. Senza acqua non c’è vita, anche la vita nello spazio è classificata come possibile o impossibile solo in base alle tracce di acqua.

Le progressive scoperte della scienza

L’acqua ordinata nelle strutture viventi

L’acqua è stata definita “la matrice della vita” dal premio Nobel Albert Szent-Györgyi. Il ruolo svolto dall’acqua nella vita ha portato Szent-Györgyi a concludere che l’acqua nelle cellule ha una struttura simile al ghiaccio, ovvero più ordinata. Anche Konrad Röntgen, lo scopritore dei raggi X, ebbe questa idea alla fine del XIX secolo. Questa idea fu successivamente ripresa e sviluppata dagli scienziati inglesi Fowler e Bernal nel 1933.

La zona di esclusione di Pollack

Dagli esperimenti di Gerald Pollack, professore all’Università di Washington a Seattle, iniziano ad emergere alcune caratteristiche davvero particolari di questo straordinario elemento. Pollack ha infatti individuato la formazione di una “zona di esclusione” da parte dell’acqua a contatto con alcune superfici. Questa “exclusion zone” o EZ ha proprietà strane, come diversa densità, viscosità o tensione superficiale, ed è simile nella struttura a un cristallo liquido. Ecco perché Pollack la chiama “Il quarto stato dell’acqua ”. Questa scoperta dimostra che esiste una realtà dietro l’idea che l’acqua possa essere strutturata.

La EZ è creata e mantenuta dall’energia radiante che provoca la separazione degli ioni idrogeno, creando una tensione elettrica tra la zona di esclusione e il corpo idrico principale. Secondo Pollack, l’acqua immagazzina in questo modo l’energia e potrebbe essere utilizzata come una batteria.
Pollack spiega anche la legge secondo cui “il simile attrae il simile”, in contrasto con la legge dell’elettricità, secondo la quale solo le particelle con carica opposta si attraggono. Questa teoria consente di spiegare la formazione dei cristalli colloidali, in cui le particelle cariche sono distribuite uniformemente nell’acqua.

La separazione di carica tra la zona di esclusione e la massa d’acqua spiega anche perché la sabbia bagnata è solida. Secondo Pollack, intorno alle particelle di polvere di sabbia caricate negativamente, si formano EZ e nel mezzo si trovano molecole d’acqua caricate positivamente, che creano una forza attrattiva netta tra le particelle di polvere di sabbia.

Tutta una questione di carica

Il modello della miscela, due tipi di acqua con proprietà fisiche diverse, può essere utilizzato per spiegare molte anomalie dell’acqua (ad esempio l’anomalia della densità), come mostra la ricerca di G. Wilse Robinson e dei suoi colleghi della Texas Tech University.

Ancora più importante di queste proprietà fisiche è il ruolo che l’acqua strutturata svolge in relazione alla vita. Gilbert Ling più di 50 anni fa teorizzò che l’acqua è strutturata all’interno delle cellule e che questa struttura è responsabile della struttura colloidale nelle cellule e della distribuzione degli ioni all’interno e all’esterno di esse.

Secondo il Dott. Szent-Györgyi una malattia come il cancro è dovuta alla perdita di acqua strutturata nelle cellule. Secondo il Dott. Mu Shik Jhon, l’invecchiamento è accompagnato anche da una tale perdita di acqua strutturata. Entrambi hanno dimostrato che l’assunzione di acqua strutturata può contrastare questi processi.

Come è possibile creare acqua strutturata?

Premesso che l’acqua che arriva nelle nostre case, sottoposta a forti pressioni ed influssi nocivi, oppure sigillata nelle bottiglie di plastica, ha perso completamente la sua struttura e vitalità, esistono diversi processi che garantiscono la restituzione di una struttura ottimale all’acqua.

Tra questi rientrano i cosiddetti processi di water energization, che producono acqua “energizzata”.
Particolarmente degne di nota sono l’acqua levitata di Friedrich Hacheney, l’acqua Grander di Johann Grander, i vortici di Vichtor Schauberger, AquaVita, la Ceramica EM, la tecnologia Pi di Shoi Yamashita e Shinji Makino e la tecnologia ReNaWa di Acala, sebbene la tecnologia Pi sia inclusa anche nella tecnologia ReNaWa di Acala.

Questi metodi traggono ispirazione dalla natura, ma solo gli ultimi due filtrano e mineralizzano l’acqua, senza alcun bisogno né di pressione né di elettricità.

Come possiamo spiegare l’acqua strutturata?

Difficile da osservare e spiegare scientificamente, l’acqua energizzata ci fornisce prove della sua differenza semplicemente osservando i risultati del suo utilizzo. Non è difficile, ad esempio, osservare decisi miglioramenti nell’accrescimento delle piante quando ricevono acqua strutturata.
Anche gli animali, messi nelle condizioni di scegliere, preferiscono bere acqua strutturata piuttosto che acqua non strutturata.

Per osservare i benefici dell’acqua strutturata sull’uomo, Acala ha promosso due studi di verifica dello stato di salute delle persone a cui è stata somministrata acqua strutturata.

La struttura visibile

Negli ultimi vent’anni, il ricercatore giapponese Masaru Emoto ha reso visibile ciò che può essere percepito e gustato.
Grazie ad una speciale tecnica utilizzata per fotografare i cristalli formati dall’acqua, Emoto ci ha restituito la bellezza e l’armonia dell’acqua strutturata.

Immagini dell’acqua del rubinetto di Bempflingen (Baden-Würtemberg, sede centrale di Acala)

 

Immagini dopo che la stessa acqua è stata filtrata attraverso il sistema filtrante Acala

   

Andare oltre i pregiudizi

Al giorno d’oggi la scienza dell’acqua viene rapidamente spinta nell’“angolo dell’esoterico”, gli scienziati devono stare molto attenti alla loro reputazione ed evitare certi argomenti scomodi, per questo la scienza dell’acqua non è conosciuta ed approfondita come dovrebbe.

Sta ad ognuno di noi, con la propria sensibilità, sperimentare la differenza nell’assumere un’acqua che è davvero buona per le nostre cellule. Molto spesso è più facile osservarlo con i bambini, che iniziano a bere acqua molto più volentieri.

Foto di copertina di Daniel Kux

Articolo originale sul Blog Acala

Foto originali sul Blog Acala

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