La rivoluzione industriale nel XVIII e XIX secolo non solo ha reso possibili grandi innovazioni tecniche di estrema rilevanza sociale ed economica, ma ha contribuito anche in modo decisivo alla formazione di una visione tecnico-razionale del mondo, che tuttora determina il nostro modo di gestire la natura e con essa anche l’essere umano.
Il paradigma di una realtà tecnico-meccanicistica si basa sul presupposto di processi semplici e funzionali e, soprattutto, sulla premessa di una natura inesauribile che – secondo un’interpretazione pericolosamente erronea della Bibbia – ci è stata messa a disposizione per essere sfruttata.
Dobbiamo rivolgere il nostro sguardo al mondo dei microrganismi, a questi esseri viventi di dimensioni microscopiche, la cui presenza ed attività ci mantengono in vita.”
prof. Teruo Higa
La distruzione dell’ambiente è la distruzione dello spazio vitale
Oggi come oggi, all’inizio del XXI secolo, andiamo incontro all’esaurimento delle risorse naturali (come acqua e petrolio), dobbiamo fare i conti con un clima sempre più bizzarro, con montagne di rifiuti non degradabili e non riciclabili (come la radioattività e le diossine) via via crescenti e con un aumento continuo delle già enormi spese per la sanità pubblica, dovuto ad un’alimentazione sbagliata, uno stile di vita tutt’altro che ragionevole e a metodi di guarigione che non meritano questo nome.
Risulta più che scontato, quindi, che questi scompensi si ripercuotano anche sulla condizione psico-emozionale di ogni individuo, parte di sistema, e che si riproducano anche a livello di politica mondiale (vedi la globalizzazione e la politica delle energie) .
Bisogna cambiare
Quanto sono opportune le nostre idee e quanto sono validi i nostri atteggiamenti nei confronti della natura e dell’esistenza di noi tutti? È diventata questa una domanda cui ormai più nessuno si può sottrarre. Se vogliamo un futuro vivibile e degno di essere vissuto per le nostre generazioni future non potremo fare a meno di occuparci accuratamente del nostro ambiente e di sviluppare dei comportamenti dettati da una visione globale delle cose e dal rispetto per esse.
La scoperta dei microrganismi efficaci da parte del prof. Teruo Higa potrà aiutarci a trovare una via d’uscita da questa situazione non più sostenibile. Un esame più attento di questa soluzione di microrganismi esclusivamente benefica ed altrettanto efficace ci può convincere di avere avuto quasi all’ultimo momento in dono un mezzo per salvarci dalla nostra crisi attuale – contrassegnata da problemi che iniziano con quelli ecologici e terminano con quelli igienici. Nei suoi libri, il prof. Higa, partendo da questo spunto, sviluppa ulteriori riflessioni:
“… con ciò inizierebbe un circuito salutare, che poi si allargherebbe ulteriormente, renderebbe la terra pulita, farebbe scomparire carestie e epidemie. Gli uomini potrebbero vivere senza preoccupazioni ed in pace con loro stessi. Tutto questo non è solo un sogno, ma una fiducia assoluta basata sulla diffusione di EM.”
prof Teruo Higa
Ma come può funzionare una cosa del genere?
Per alcuni batteri EM le sostanze per noi tossiche come l’ammoniaca, l’idrogeno solforato ed altre costituiscono un cibo prelibato, per così dire, poiché queste sostanze corrispondono esattamente all’ambiente primordiale della terra – ostile a qualsiasi forma di vita e paradiso per i microrganismi anaerobi. Con i prodotti di scarto del loro metabolismo, cioè con i loro “rifiuti” biologici e le loro secrezioni, i microrganismi anaerobi hanno lentamente costruito e costituito l’atmosfera e la vita odierna sulla terra, limitando contemporaneamente con ciò il loro stesso spazio vitale (facendo esattamente ciò che pare stia facendo l’uomo moderno). Oggi questi microrganismi si sono ritirati negli ambienti adiacenti ai vulcani, nelle fumarole e negli abissi degli oceani, ove tuttora trovano condizioni favorevoli alla loro vita. La loro preferenza per condizioni estreme ed avverse spiega anche la loro resistenza nei confronti di temperature altissime, com’è dimostrato dalla loro permanenza nella ceramica EM-X anche a cottura avvenuta.
La loro facoltà di decomporre le sostanze chimiche tossiche in composti semplici ed innocui come vitamine o aminoacidi fa parte del loro metabolismo naturale, allo stesso modo in cui noi digeriamo le sostanze organiche secernendo poi i residui come l’ammoniaca e il metano.
Ossidazione = degenerazione
Molti processi degenerativi come la formazione di ruggine, l’esaurimento dei materiali, l’invecchiamento ecc. sono dovuti all’ossidazione ovvero a reazioni chimiche con l’ossigeno soprattutto sotto forma di radicali liberi. Questi ultimi sono necessari per il funzionamento di un organismo entro certi limiti, ma la quantità in cui noi li produciamo tramite l’impiego di sostanze chimiche risulta assolutamente dannosa e costituisce la causa di molte malattie, dell’invecchiamento precoce e di molti altri processi degenerativi.
Salvare la terra con EM
Il potere antiossidante degli EM è in grado di fermare e di impedire i processi degenerativi causati dalla nostra tecnologia non solo nel nostro ambiente, ma anche in tutti gli organismi viventi. Gli effetti miracolosi degli EM sono molteplici e comportano un miglioramento notevole, se non addirittura una rivoluzione della situazione attualmente presente.
La miscela EM decompone le sostanze chimiche tossiche e le rende innocue
- decompone i residui chimici nei terreni agricoli
- riduce le esalazioni dannose di materiali edili e suppellettili
- migliora i processi di combustione e riduce la quantità di sostanze nocive da essi prodotte
- facilita lo smaltimento dei residui tossici della produzione industriale
- permette la gestione di interi impianti di depurazione delle acque
- facilita il riciclaggio di diversi materiali
EM diminuisce gli effetti negativi della radioattività, dell’elettrostaticità e della radiazione elettromagnetica sull’organismo
- l’elettrosmog proveniente da computer, telefoni cellulari ecc. può essere reso meno pericoloso se non addirittura neutralizzato, la carica elettrostatica di apparecchi e macchinari elettrici può essere ridotta, riducendo così anche il consumo di energia elettrica in misura notevole
- l’usura e l’invecchiamento delle apparecchiature possono essere rallentati
- i paesaggi contaminati da radioattività possono essere rigenerati con il tempo. EM può impedire l’ossidazione e annullarne gli effetti
EM può impedire o annullare l’ossidazione
- é possibile conservare gli alimenti più a lungo e in stato di freschezza senza dover ricorrere a sostanze conservanti. EM aiuta dunque l’agricoltore e protegge l’ambiente.
- i vari macchinari durano più a lungo, poiché diminuisce il logorio delle varie parti meccaniche
- gli edifici risultano protetti contro gli effetti delle piogge acide
EM stimola la vitalità del terreno e delle piante
- l’impiego di sostanze chimiche fertilizzanti oppure anticrittogamiche può essere eliminato
- l’erosione del suolo viene impedita dalla prosperosa crescita delle ife dei microrganismi EM nel terreno
- un terreno sano è la base per un ecosistema funzionante e per un’alimentazione sana e di alta qualità
Gli EM non solo non inquinano, ma aiutano a rimuovere le sostanze inquinanti e a mantenere pulite le nostre acque. Disegno originale di Niconemonoè Mariuz – © EMbio 2018 riproduzione vietata
Non è affatto esagerato sostenere la tesi espressa dal prof. Higa nei suoi libri che EM può risolvere i problemi del inquinamento globale. Il potenziale economico e tecnologico è a nostra disposizione. Basta aggiungere la convinzione e l’iniziativa di ognuno di noi, per mettere in atto questo cambiamento di importanza vitale per il nostro pianeta..
“Le attuali misure ambientali riguardano il trattamento dei rifiuti e delle fonti di inquinamento. EM invece potrebbe avviare un circuito sintropico con il quale i rifiuti verrebbero trasformati in materie prime revitalizzate oppure in materiale utilizzabile per gli scopi più svariati. […] se la tecnologia EM verrà compresa ed accettata da tecnici, ingegneri ed altri esperti pronti all’innovazione, verranno scoperte le innumerevoli possibilità d’applicazione inerenti alla tecnologia EM. Se poi queste possibilità verranno sfruttate nei vari processi di produzione industriale, potremo parlare di un inizio di una nuova rivoluzione industriale.”
prof. Teruo Higa
