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L’importanza dei microrganismi per il nostro pianeta

Immagine di kjpargeter su Freepik

Troviamo i microrganismi  all’inizio e alla fine della vita

All’origine la Terra era deserta e desolata, racconta la Bibbia. La moderna scienza ha scoperto che il calore eccessivo, l’azoto, l’acido solfidrico, l’elevata radioattività, i mercaptani, rendevano impossibile la vita. Tuttavia i primi esseri viventi di cui è attestata l’esistenza sono stati proprio i batteri, che vivevano di queste sostanze nocive per la vita e che producevano ossigeno come prodotto di scarto.

Oggi tutte le superfici, l’aria, il terreno, le piante, gli animali e le persone sono ancora densamente popolate di batteri. Senza di loro tutto il mondo cesserebbe di esistere e, secondo i calcoli, in soli 20 anni la Terra scomparirebbe sotto un metro di sostanze morte, resti di piante e animali, avvolta da un odore terribile.

Il nostro olfatto ci aiuta a distinguere gli effetti di una microflora batterica che funziona. Istintivamente sappiamo che le feci maleodoranti segnalano la presenza di disordini all’interno dell’organismo. Le stanze dei malati che odorano in modo sgradevole ci segnalano la presenza della malattia.

Percepiamo come salubre il buon odore naturale della terra dei boschi, della frutta o della verdura sana e dell’aria fresca marina. Non ci dispiace nemmeno il caratteristico odore “di stalla” quando gli animali allevati sono in buone condizioni. 
Simili “buoni odori” che il nostro olfatto ci consente di riconoscere sono il risultato di una microbiologia che funziona. Tuttavia l’atteggiamento moderno verso i batteri è quello della paura, dell’esaltazione della loro pericolosità come causa di malattie e, quindi, della necessità di un ambiente sempre più sterile.

Se da una parte la televisione e i giornali ci raccontano dell’importanza della disinfezione per poter essere in salute, negli ultimi anni la scienza ha dimostrato proprio il contrario.

Nella maggior parte dei casi igiene e salute si manifestano grazie ad un biotopo microbico equilibrato, ovvero una buona combinazione di batteri su ogni superficie.

I gravi squilibri microbiologici causati dall’uso dei disinfettanti portano come conseguenza un aumento della resistenza dei microrganismi patogeni, così sempre più aggressivi e difficili da combattere.

Gli equilibri tra i microrganismi

In Natura la diversità è fondamentale, anche tra i microrganismi si creano delicati equilibri di convivenza tra gruppi diversi, come lieviti, attinomiceti e lattobacilli, che non lasciano spazio alla proliferazione massiccia di singoli gruppi. Ad esempio l’onnipresente batterio Escherichia coli agisce in modo molto benefico nell’intestino, è davvero necessario per la vita di animali ed esseri umani, ma può diventare nostro nemico se prolifera in modo eccessivo.

Grani di Kefir

Grani di Kefir di A. Kniesel (Wikimedia Commons)

Normalmente per ogni essere vivente esiste un antagonista. Se E.coli viene a contatto con il latte, cosa che è normale nella stalla e vicino alla mucca, in esso trova i suoi antagonisti, i lattobacilli, naturalmente prodotti nella mammella della mucca. Questi proliferano così velocemente da non lasciare spazio a E.coli. Questo processo è stato scoperto già dai nostri antenati, che tenevano i prodotti conservati grazie all’acido lattico sotto forma di yogurt o kefir, senza bisogno di basse temperature. Anche il caglio protegge il latte da E.coli, originariamente nel tubo digerente del vitello, poi in seguito anche nella fabbricazione del formaggio. I lattobacilli possono essere utilizzati anche per conservare la verdura (crauti acidi).

Oggi sappiamo che gli alimenti conservati in modo così naturale hanno più valore nutritivo del prodotto di partenza, poiché vengono arricchiti con i prodotti di scarto del metabolismo dei microrganismi, come vitamine ed enzimi. Troviamo simili prodotti anche nel buon terreno dei boschi, in un suolo ben curato e nella compostiera.

Come i microrganismi agiscono insieme

La scienza suppone l’esistenza di alcuni milioni di microrganismi diversi, ma ne conosciamo però bene solo una piccolissima percentuale. Tuttavia, solo pochi di questi sono determinanti per stabilire se un ambiente è sano o malato.

La maggior parte dei microrganismi agisce in modo neutrale, seguendo il gruppo dominante: se dominano i pochi microrganismi nocivi, allora l’intero ambiente si ammala; se dominano i microrganismi rigenerativi, allora l’intero ambiente è sano.

Se eliminiamo tutti i microrganismi disinfettando o utilizzando antibiotici, si crea un vuoto che viene nuovamente colonizzato, più facilmente da quei microrganismi – buoni o cattivi che siano – che hanno sviluppato forme di resistenza e che, trovandosi in un ambiente senza antagonisti, possono proliferare in modo massiccio. Per questa stessa ragione, dopo l’assunzione di un antibiotico, la maggior parte dei medici prescrive un ricostituente per la flora batterica intestinale per ripopolare al più presto possibile l’intestino in modo regolare.

Utilizzo pratico in ogni ambiente domestico

Ottenere igiene nell’ambiente domestico vuol dire quindi che dobbiamo popolare di microrganismi benefici tutte le superfici, questo è possibile grazie ai preparati multimicrobici che possono essere aggiunti in piccolissime concentrazioni all’acqua per pulire. L’esperienza ha dimostrato che le persone possono restare pulite per anni senza sapone se si lavano con i preparati multimicrobici.

Le lavastoviglie o le lavatrici hanno bisogno solo di un terzo del detersivo e, ciò nonostante, tutto risulta perfettamente pulito. Una buona popolazione microbica riduce al minimo la formazione di polvere e, di conseguenza, anche la comparsa dell’acaro della polvere domestica. Il loro utilizzo fa sparire i cattivi odori dall’acqua e da ogni ambiente.

Alcuni prodotti multimicrobici sono ammessi a scopo alimentare, in modo tale da poter ottimizzare la flora batterica della bocca e dell’intestino. Esperienze con gli animali hanno dimostrato che le ferite guariscono più rapidamente.

Ad oggi esistono in tutto il mondo vaste esperienze in proposito e lentamente si diffonde la conoscenza di una igiene praticata in modo razionale.

Alcuni animali ci indicano lo stato di salute di un ambiente. Le sostanze in putrefazione sono lo spazio vitale delle larve di mosca, e l’adulto cerca ambienti putrefattivi per deporre le sue uova.

Da poco tempo la medicina sta sfruttando questo fatto applicando sulle ferite difficili da guarire le larve di mosca. Nutrendosi solo del tessuto in putrefazione, lo trasformano nel loro apparato digerente (grazie ai batteri) producendo al tempo stesso enzimi e vitamine e stabilizzando e proteggendo il tessuto ancora vivo.

Preparati multimicrobici – i vantaggi nella produzione agricola

Tutta la vita si basa su una microbiologia sana. Lavorando a stretto contatto con il suolo, gli agricoltori dovrebbero essere dei manager nel campo dei microrganismi. Dei milioni di microrganismi che vivono nel suolo e a stretto contatto con tutti gli organismi viventi, solo pochi determinano se un processo si sviluppa in modo sano o malato, la grande maggioranza segue il gruppo predominante. Secondo questa cognizione, non ha senso lavorare in modo sterile, ci si deve invece preoccupare al fine di garantire una popolazione microbica ottimale su tutte le superfici, impedendo così la proliferazione dei microrganismi patogeni.

Ad oggi circa 500 aziende agricole in Germania, 2000 nei Paesi Bassi e circa 1000 in Austria lavorano con successo con i preparati multimicrobici, prevalentemente con i “Microrganismi efficaci EM”. Le aziende ottengono vantaggi economici ed ecologici notevoli dalla fermentazione del letame e del compost, così come dalla trasformazione della sostanza organica nel terreno, il che influenza in modo positivo la qualità e la quantità dei raccolti. Il foraggio da silaggio fermenta in modo molto equilibrato anche in condizioni poco vantaggiose e non si riscalda nemmeno dopo qualche giorno di permanenza nelle mangiatoie.
Dal punto di vista dell’economia aziendale risulta molto positivo impiegare i preparati multimicrobici.

Oltre 6000 ambienti domestici in Germania, Austria e Svizzera adoperano gli EM come prodotto per l’igiene. Anche alberghiagriturismi e pensioni utilizzano gli EM per evitare ogni tipo di sostanze chimiche.

In Europa non disponiamo finora di molte valutazioni da un punto di vista scientifico. In Giappone e negli Stati Uniti si lavora già da molto tempo nel campo della valutazione scientifica. In quei casi esistono esperienze di più di 20 anni. In Internet troviamo molti studi internazionali e casi di esperienze di ricerche scientifiche. Associazioni che promuovono gli EM sono già presenti in Germania, Austria e Svizzera. Ne stiamo creando una anche in Italia.

Questo testo è stato messo amichevolmente a disposizione da Ernst Hammes, Direttore della camera dell’agricoltura di Berlino e presidente della EM e.V. Germania. Ernst Hammes è stato per 30 anni consulente agricolo, per 12 anni ha lavorato nel settore dell’ecologia e dal 1998 si occupa a tempo pieno di EM.

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