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Una nuova Agricoltura si è realizzata

Coltivazione naturale con Microrganismi Efficaci

Sono Enrico Marrocco, e da circa 15 anni cerco di proporre un’agricoltura a basso impatto ambientale, sono sempre alla ricerca di mezzi tecnici adatti a tale scopo. Importanti risultati li ho ottenuti grazie all’applicazione delle micorrize in orticoltura, tanto che tali lavori sono stati oggetto di articoli da parte di riviste specializzate, quali “Terra e Vita – Colture Protette” e persino una rivista francese del settore agricolo “l’ECO”si è interessata a tali lavori. Non ho avuto modo di riproporre questi risultati in quanto l’applicabilità di tale tecnologia risulta molto onerosa e quindi economicamente poco conveniente per l’agricoltore.

L’esperienza da me maturata in questo frangente, mi ha portato a capire quale siano i meccanismi della biologia del terreno che, unita alla conoscenza delle fisiopatie che dal terreno derivano a carico delle piante, mi hanno spinto ulteriormente alla ricerca di nuovi mezzi per una efficace dimostrazione di quanto da me ritenuto valido. Si tratta più precisamente del fatto che le condizioni dei suoli sottoposti a colture intensive sono ormai talmente compromesse che per poter produrre nel modo più compatibile possibile bisogna passare attraverso un’azione di rigenerazione dei suoli.

Per puro caso sono venuto a conoscenza dell’esistenza di EM, ho raccolto tutte le informazioni disponibili e ho iniziato a provare. Alle prime applicazioni i risultati ottenuti erano molto contrastanti, ma avendo bene in mente il modo di agire di questi microrganismi ero convinto della loro efficacia e così continuai ad applicarli sino a quando non sono riuscito a mettere a punto la tecnica per ottenere i risultati desiderati in ogni applicazione – tutto ciò grazie all’intuizione del prof. HIGA.

La tecnica l’ho chiamata : ME-tecn-EM, che sta a significare: Microrganismi Efficaci tecnicamente applicati da Enrico Marrocco, e in questo senso i fatti stanno dandomi ragione, in quanto l’applicazione di EM esplica la sua maggiore efficacia quando si conosce a fondo la problematica da affrontare. Pertanto seguendo il principio di JANSEN ed applicando la teoria del prof. HIGA in futuro si potrà coltivare in armonia con l’ambiente.

La teoria

Nei sistemi di produzione agricola la presenza di patologie o il rallentamento dello sviluppo vegetativo, in futuro, dovranno essere considerati come il risultato di uno squilibrio, indotto dal cattivo governo dell’agroecosistema. Pertanto la soluzione del problema fitosanitario e/o produttivo la si dovrà ricercare nel ripristino dell’equilibrio perduto, l’equilibrio fra pianta e sistema ambientale circostante. Tra i fattori che influenzano in modo significativo la biodiversità del sistema agronomico, il biota microbico riveste un ruolo fondamentale nella stimolazione dell’autodifesa delle piante – compromessa dall’impatto degli stress ambientali e tecnologici – agendo attivamente nella messa a disposizione dei nutrienti, sulla decomposizione della sostanza organica e sul controllo biologico dell’ambiente tramite un’efficace azione di dominanza esclusiva e/o prevalenza, cosi come teorizzato dal prof. HIGA.

La pratica

Infatti, l’applicazione della teoria di Higa consiste in EM, che usato in modo giusto porta ad esiti addirittura inverosimili. Per dimostrazione di quanto detto voglio esporre alcuni risultati da me ottenuti ormai quasi quotidianamente, grazie alla consulenza che svolgo in moltissime aziende orticole della mia provincia. Un primo grande risultato è stato ottenuto recuperando ai fini della fertilizzazione organica dei suoli i reflui oleari, sostanze queste abbondantissime nella mia zona, ma che per il loro carico inquinante creano una serie di problemi ai frantoiani. In poche parole abbiamo risolto due problemi con una sola azione:

  • il problema ambientale
  • il problema dell’impoverimento dei suoli di sostanza organica

Le relazioni e le foto che vi mostro qui di seguito evidenziano in modo inconfutabile i risultati ottenuti dall’applicazione della ME-tecn-EM, capace anche di riparare i fallimenti dei sistemi convenzionali!

Esempi dalla pratica:

Coltura di pomodoro ciliegino a ciclo estivo

Tale coltivazione è stata realizzata su suolo concimato con sansa di olive trasformata in ammendante organico e trattata con EM prima dell’interramento. I risultati hanno sorpreso tutti, ma in primo luogo me stesso perché finalmente vedevo i frutti dei miei sogni, cioè quelli di concimare i suoli con i reflui oleari. Sono riuscito a realizzare i seguenti risultati anche grazie alla pazienza dell’agricoltore che mi ha seguito in toto nella applicazione dalla ME-tecn-EM:

  • Produzione di ottima qualità e abbondante nella quantità, considerando anche che si è realizzata sotto una serra in legno e quindi piuttosto
  • La pianta a fine ciclo è rimasta fresca, tanto che se si fosse trovata in una struttura più alta avrebbe potuto continuare a produrre (vedi foto a sx).
  • L’apparato radicale è ancora integro e a conferma dei risultati del punto B, ciò è stato possibile in seguito al lavaggio della base delle piante (vedi foto a dx).
  • La pianta trattata fin dall’inizio con la ME-tecn-EM non ha subito nessun intervento
  • Il fatto che la coltura sia stata realizzata su suolo ammendato con sansa ha evidenziato l’assenza di erbe infestanti, risultato questo di grande valore ambientale e


Coltura autunnale di lattuga

La coltura di lattuga varietà Romana a ciclo autunnale è stata realizzata come quella del pomodoro descritta in precedenza, su suolo ammendato con sansa ed EM e come per il pomodoro. Si nota un ottimo sviluppo vegetativo, in armonia con le caratteristiche varietali, ma la cosa che anche qui viene messa in evidenza è l’assenza delle erbe infestanti, dovuto certamente all’ammendazione avvenuta con la sansa più EM.


Coltura di cetriolo su terreno sabbioso

In questa azienda, le piantine prima di essere trapiantate erano state sottoposte ad una disinfestazione chimica della zolletta in cui erano state seminate. Tale trattamento invece di proteggere l’apparato radicale lo ha bruciato, cosa evidenziata dalla foto a sx, che conferma lo scarso sviluppo vegetativo e un ingiallimento diffuso. L’agricoltore si è rivolto a me chiedendomi di salvargli la produzione, in quanto l’investimento delle sole piantine ammontava a 9.500,00 €, senza calcolare le spese sostenute per la preparazione del terreno per il trapianto oltre alla certa perdita del ciclo produttivo. Ho fatto applicare immediatamente la ME-tecn-EM, e dopo soli 5 giorni dall’intervento i risultati si sono evidenziati in modo convincente come dimostrato dalla foto a dx, sotto forma di un’ottima ripresa vegetativa ed altrettanta produttività. Un altro aspetto importante era l’assenza di nematodi a fine ciclo produttivo. Anche questo obiettivo è stato raggiunto in pieno.


Coltura di fagiolo

Tale ciclo produttivo mi ha strabiliato nel vero senso della parola in quanto, coltivando fagioli o leguminose in genere su terreni stanchi e degradati difficilmente riescono a riprodurre la simbiosi che in natura gli riesce facilmente, simbiosi avvenuta in modo eccezionale nella serra trattata con la ME-tecn-EM.

Ravanello

Le foto sotto mostrano una coltura di ravanello su un terreno che sarebbe dovuto essere sterilizzato, causa un forte attacco di nematodi su coltura precedente (pomodori), ma l’agricoltore avendo saputo che in zona stavo applicando la ME-tecn-EM mi ha chiesto di fare la stessa cosa nella sua azienda. I risultati si evidenziano dalle foto, che dimostrano un ottimo vigore delle piante e una notevole uniformità dello sviluppo vegetativo, due fattori che da soli mettono in evidenza l’assenza di una qualsiasi infestazione da nematodi.


Basilico

Le foto mostrano una coltivazione di basilico varietà Genovese a soli 22 giorni dalla semina. Anche su questa coltura è stata messa in opera la ME-tecn-EM, abbiamo ottenuto oltre all’abbondante produzione anche una buona consistenza delle foglie, assenza di fisiopatie, un’ottima colorazione e un aroma molto superiore a quello ottenuto con il sistema convenzionale.


Insalata cappuccina

Le foto seguenti mostrano la coltivazione di insalata cappuccina in due fasi successive. Come si è giunti a ciò? L’agricoltore, un fratello dell’agricoltore di cetrioli che ha potuto risolvere i suoi problemi con l’impiego di ME- tecn-EM, richiese il mio intervento, dato che la crescita delle sue piante sembrava del tutto ferma (foto a sx, piante ingiallite). L’azienda presenta un terreno sabbioso, e, vista la vicinanza del mare (meno di 300 m), l’acqua usata per irrigare è parecchio salina. Si tratta dunque di condizioni che rallentano la funzione clorofilliana. Anche in questo caso, a quindici giorni dall’applicazione di ME-tecn-EM, le piante avevano recuperato in pieno la loro vitalità ed il raccolto ha soddisfatto in pieno tutte le aspettative (foto a dx).


Coltura di zucchino

La coltura autunno-invernale dello zucchino nella nostra provincia riveste un ruolo fondamentale, tanto da coprire da sola un’altissima percentuale della P.L.V., ma anche questa coltura come del resto tutte le altre mostrano enormi difficoltà soprattutto nei confronti delle fisiopatie che derivano dal terreno. Riporto l’esempio di un’azienda che presentava una delle tipiche difficoltà in questione. Accortosi a pochi giorni dal trapianto che le sue piante erano infestate da nematodi, l’agricoltore, su consiglio di un amico, si rivolse a me. Dopo un primo sopralluogo avvenne l’immediata applicazione di ME-tecn-Em, la foto a sx mostra le piantine prima dell’intervento, la foto a dx a soli 8 giorni dopo l’intervento. Le piantine hanno emesso nuove radici e, salvo imprevisti, tale impianto produrrà tranquillamente, anche se presumibilmente sarà necessario provvedere ad ulteriori applicazioni prima di avere risolto la situazione in modo definitivo.

Un risultato analogo l’ho ottenuto nel 2003 con una coltura invernale dello zucchino in una serra riscaldata (serra in ferro di 12000 mq in un unico ambiente) che era stata sterilizzata chimicamente. In questa azienda nonostante l’intervento di sterilizzazione si perdevano giornalmente numerose piantine, sino ad arrivare ad una percentuale del quasi 40%. La causa consisteva in una massiccia infestazione da nematodi e a questo punto procedemmo con l‘applicazione di ME-tecn-EM e riuscimmo a conservare le piante restanti e a farle produrre in modo normale.


Insalata lollo

Le foto mostrano una coltura di insalata Lollo di tipo chiaro e rosso ai primi stadi di sviluppo (15 giorni dal trapianto). L’azienda in oggetto pratica la monocoltura insalata su insalata per 12 mesi all’anno, ovviamente con perdite non indifferenti (35-40%) ed è costretta a frequenti trattamenti antiparassitari per cercare di combattere le fastidiose infestazioni da sclerotinia difficilissime da combattere. L’agricoltore stanco di spendere soldi per interventi vani si è rivolto a me. Dopo un sopralluogo ed un’attenta valutazione delle analisi del terreno e delle acque gli spiegai quanto teorizzato da Jansen e quanto realizzato da Higa, e che il tutto poteva essere risolto ripristinando un giusto equilibrio, venuto a mancare anche per l’irrigazione con acqua ricca di calcio e di conseguenza con un pH molto alto che bloccava tutti gli elementi fertilizzanti. Le piante presentavano uno scarso turgore ed una debole colorazione del fogliame, stentavano a crescere e risultavano soggette ad un alto rischio di infestazione da sclerotinia. Dopo una prima applicazione di ME-tecn- EM, i risultati si possono già notare dal colore intenso e dal fatto che l’agricoltore non ha perso neanche una pianta, ed è da prevedere che tale produzione arriverà al raccolto senza molte difficoltà, se l’agricoltore seguiterà con le misure iniziate.


Coltura di insalate

Le foto sotto mostrano una coltura di insalate tipo cappuccine e tipo romana ai primi stadi di sviluppo, purtroppo le foto successive all’applicazione della ME-tecn-EM non sono state fatte ma il risultato ottenuto è molto interessante.

Anche in questo caso il terreno in oggetto era stato sottoposto ad un intervento di sterilizzazione, attesi i tempi necessari si è proceduto al trapianto, ma a soli 8 giorni dal trapianto le piantine presentavano una crescita difforme oltre che una tendenza al giallo. L’agricoltore si è rivolto a me con la richiesta di applicare la ME- tecn-EM. A trattamento avvenuto le cose si stavano mettendo per il meglio ma a questo punto si verificò un fatto che conferma quanto da me affermato in premessa: L’agricoltore nel tentativo di recuperare il tempo perduto, concimò le sue piantine con del nitrato di calcio che con il suo effetto battericida annullò l’effetto dell’applicazione di ME-tecn-EM e creò giusto l’effetto contrario, cioè il blocco delle piantine. Ci volle un’abbondante annaffiatura a pioggia e quindi un’ulteriore applicazione della ME-tecn-EM per rimettere a posto la situazione ed arrivare al miglioramento definitivo.


Coltura autunnale di pomodoro ciliegino

Questa coltura non è mai stata trattata con le ME-tecn-EM se non nella fase di inizio maturazione, infatti, nelle foto si può notare come tale trattamento abbia indotto una accelerazione della maturazione, un colore rosso brillante, piuttosto difficile da ottenere in questo periodo, ed un frutto più consistente – qualità anche questa non comune per tale varietà.

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