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Igiene negli ospedali: studio sui probiotici

La nuova tecnologia a base di batteri buoni offre risultati eccellenti nel contrastare la presenza di batteri patogeni, con efficacia di lunga durata e senza alcun rischio per la salute e per l’ambiente.

Durante il ricovero in ospedale, a livello globale dall’8% al 12% dei pazienti contrae un’infezione batterica. In particolare la gestione del rischio in corsia risulta essere molto difficile, con circa 284.000 pazienti all’anno colpiti da infezioni batteriche e un numero di decessi che si attesta tra i 4.500 e i 7.000 all’anno (in Italia). In molti casi queste infezioni sono causate da batteri multiresistenti, ovvero in grado di sopravvivere anche all’azione degli antibiotici.

La resistenza, un fenomeno in rapida espansione

In pochi anni si sta assistendo, in effetti, alla comparsa di un fenomeno sempre più ampio di diffusione di resistenze, che rende i farmaci inutili di fronte a batteri sempre più immuni. Queste resistenze si evolvono rapidamente nelle popolazioni microbiche, in grado di scambiarsi materiale genetico anche tra specie diverse. L’uso massiccio di antibiotici – negli ospedali, con prescrizione medica o anche a livello di profilassi negli allevamenti – non fa altro che amplificare ed accelerare l’evoluzione di super-batteri, al punto che, come 100 anni fa, di fronte ad alcune infezioni non esiste alcun farmaco in grado di fare effetto.

In ambiente ospedaliero la sanificazione viene effettuata con disinfettanti ad ampio spettro, con lo scopo di abbattere la carica batterica sulle superfici, ma senza alcuna selettività su di essa. L’effetto di un disinfettante è quindi immediato nell’eliminare il biofilm batterico presente, ma al tempo stesso lascia campo libero a qualunque forma di vita microbica torni nuovamente in contatto con le superfici. Nel giro di 20-30 minuti, quindi, l’azione di un disinfettante si esaurisce completamente.

Gli svantaggi dei disinfettanti chimici

I classici prodotti chimici per la disinfezione presentano diverse problematiche, quali:

  • Azione molto limitata nel tempo
  • Azione non selettiva sui microrganismi presenti sulle superfici degli ambienti
  • Promozione dell’evoluzione di resistenze nei batteri
  • Inquinamento ambientale
  • Rischi per la salute degli operatori 

 
Tecnologie microbiologiche per l’igienizzazione 

Un interessante e complesso studio dell’Università di Ferrara, finanziato dall’azienda Copma, ha messo in luce la possibilità di utilizzare una nuova gamma di prodotti per la pulizia degli ambienti, basata sull’uso di un mix di batteri probiotici appartenenti al genere Bacillus.

Lo studio, durato un anno, ha messo alla prova nuove “tecniche di biostabilizzazione” effettuando più di 12.500 campionamenti a cadenza regolare e in diversi ambienti dello stabilimento ospedaliero S. Anna, analizzando e confrontando l’efficacia igienizzante dei prodotti a base di probiotici con quella dei disinfettanti tradizionali.

I dati osservati, confermati anche da ulteriori analisi “in vitro”, hanno mostrato un effettivo abbattimento della carica batterica patogena (in particolare sono state osservate le popolazioni di Stafilococcus spp, Pseudomonas spp., Escherichia coli, Candida spp, Acinetobacter e Clostridium difficile) con risultati persistenti nel tempo. Campionamenti effettuati a distanza di 7 ore dall’igienizzazione con i prodotti probiotici mostravano ancora un abbattimento evidente della carica batterica patogena, con un’efficacia del 70-80% superiore ai classici disinfettanti.

Il dato più interessante, inoltre, è l’aumento evidente dell’efficacia dei prodotti probiotici dopo il secondo mese di utilizzo. La stabilizzazione del biofilm microbico sulle superfici degli ambienti porta a risultati eccezionali, con l’abbattimento – valori medi intorno al 90% – della presenza di batteri patogeni.

I vantaggi dei prodotti probiotici per l’igiene

In sintesi, l’utilizzo di prodotti per l’igiene a base di probiotici:

  • contrasta la crescita dei batteri patogeni
  • diminuisce la popolazione microbica portatrice di geni di farmacoresistenza
  • migliora l’ecosistema microbico
  • riduce il rischio di trasmissione delle infezioni ospedaliere
  • non presenta alcun rischio per la salute e l’ambiente

Questa interessante e completa ricerca effettuata dall’azienda Copma ci aiuta a confermare l’efficacia dei probiotici per la disinfezione. Visti gli ottimi risultati in ambiente ospedaliero, anche nelle nostre case possono essere davvero una piccola rivoluzione. 

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