Discariche e impianti di compostaggio sono spesso caratterizzati da un costante e fastidioso problema: l’emissione di cattivi odori! Ma, dato che i cattivi odori sono la problematica principale di un impianto di compostaggio, come è possibile abbatterli? Da cosa sono causati e come si possono eliminare i cattivi odori nel compostaggio industriale?
La gestione di un impianto di compostaggio e i problemi di cattivi odori
Gli odori della zona di ricezione e biostabilizzazione di un impianto di compostaggio sono tra le puzze più terribili che esistano. Questo odore penetrante e persistente si lega alla pelle, ai capelli, ai tessuti e non sempre è sufficiente una lunga doccia per riuscire a liberarsene.
La puzza di un impianto di compostaggio può anche sfuggire dai confini dell’impianto stesso, causando gravi problemi di tolleranza da parte del vicinato.
Le differenze tra la teoria e la pratica nella gestione di un impianto di compostaggio
Se, in teoria, un impianto ben gestito e dimensionato non dovrebbe emettere cattivi odori, la realtà dei fatti è ben diversa, semplicemente perchè una gestione precisa e puntuale di un impianto non sempre è possibile. Le variabili da tenere sotto controllo sono moltissime e spesso non dipendono nemmeno dalla gestione stessa dell’impianto.
Se il materiale, ad esempio, arriva in ritardo e con processi putrefattivi già in atto, non basteranno certo le ventole di areazione o un rivoltamento in più per risolvere il problema.
A volte i portoni restano aperti molto più di quanto necessario, a causa del personale o di conferimenti eccezionali, e questo impedisce il corretto funzionamento dell’impianto di abbattimento odori.
Oppure bastano giornate di vento molto forte per mandare in pressione il capannone e far sfiatare i cattivi odori all’esterno senza poter intervenire in alcun modo.
Anche all’esterno la gestione può andare fuori controllo, se non è stato previsto un sistema di lavaggio ruote dei mezzi in uscita. Gli pneumatici, imbrattati di percolato, lasciano scie che possono diventare estremamente puzzolenti, soprattutto quando l’asfalto si riscalda.
I vantaggi di eliminare le molestie olfattive da un impianto di compostaggio
Per quanto ci si possa impegnare in una corretta gestione di un impianto di compostaggio industriale, la realtà è che si ha a che fare con materia che puzza e con processi microbiologici che possono andare fuori controllo in pochissimo tempo. Al tempo stesso bisogna tenere conto delle esigenze dei dipendenti, delle normative e dei vicini da rispettare.
L’abbattimento odori in un impianto di compostaggio è parte essenziale di un Sistema Integrato di Gestione della Sicurezza e della Qualità. La migliore qualità delle condizioni lavorative conferisce certamente un grande valore aggiunto ad ogni azienda.
Un impianto salubre sarà certamente un luogo di lavoro migliore per gli operatori che vi lavorano ogni giorno. Eliminare i cattivi odori significa migliorare le condizioni di salute degli operatori e ridurre sintomi come mal di testa, disturbi di digestione o del sonno.
Dal 2017 la Direttiva (UE) 2015/2193 è stata aggiornata con l’emanazione del D.Lgs. 183/2017 in cui, nel nuovo art. 272-bis, è stato disciplinato il gravoso problema delle emissioni odorigene. Un impianto di compostaggio che non puzza sarà al sicuro dal punto di vista normativo e, inoltre, ridurrà di molto il rischio di proteste da parte del vicinato.

Quando il processo di compostaggio non emette cattivi odori, le persone possono restare vicino ai cumuli di materiale senza alcun problema o fastidio! Immagine dal video di Rosa Bellini
Da cosa è causata la puzza di un impianto di compostaggio
Questo è il punto chiave per comprendere come risolvere i problemi di cattivi odori nel compostaggio, industriale e non. I cattivi odori sono causati dai microrganismi che mangiano la sostanza organica.
Ma anche l’humus del bosco è sostanza organica che viene decomposta dai microrganismi, come è possibile che in un impianto di compostaggio si sviluppino odori così nauseabondi?
Anaerobiosi: la mancanza di ossigeno
La differenza tra una decomposizione che puzza e una che invece ha un buon odore la fanno tutta i batteri che mettono in atto il processo. In alcuni casi possono prevalere processi di putrefazione, causati in genere da batteri cosiddetti anaerobici, che vivono in assenza di ossigeno. I processi di putrefazione sono quelli che puzzano.
Nel bidone dei rifiuti domestici si gettano via scarti di cucina di ogni genere, spesso molto umidi, che possono restare nel bidone anche alcuni giorni. Questo comporta l’inizio dell’attività microbiologica, in una condizione non controllata che spesso va verso la putrefazione.
Se si verificano condizioni anaerobiche nel compost, i fenomeni di putrefazione che si avviano generano non solo composti odorosi, ma che possono essere anche pericolosi, come l’acido solfidrico (H2S). Questo, miscelato all’acqua della nebulizzazione o alla semplice umidità dell’aria, può causare grandi problemi di corrosione dei materiali.
Come si possono abbattere i cattivi odori nel compostaggio industrale?
Se la causa è nella microbiologia, la soluzione è nella microbiologia
Nulla di più logico. I cattivi odori sono causati da microrganismi che avviano processi di putrefazione, ovvero scompongono la sostanza organica seguendo dei processi biochimici che rilasciano molecole odorose. La buona notizia è che lo stesso lavoro, ovvero scomporre la sostanza organica, può essere effettuato anche senza emettere cattivi odori.
Ne sono un esempio i crauti, cavoli fermentati in condizioni anaerobiche. Per qualcuno non avranno un profumo tanto eccezionale, ma di sicuro il loro odore non è paragonabile alla puzza di un compost in putrefazione e, soprattutto, dalla loro fermentazione si ottiene un aumento del valore nutrizionale dell’alimento.
Abbattere i cattivi odori e non solo
Quando nella sostanza organica si avviano processi di fermentazione o di decomposizione ad opera di microrganismi rigenerativi, non si sviluppano cattivi odori. Per eliminare la putrefazione, la soluzione più semplice è effettuare regolari inoculi con microrganismi rigenerativi nella sostanza organica che viene compostata. Il compost trasformato da questi microrganismi non solo non puzza, ma ha anche un più alto valore biologico e nutrizionale.
In condizioni anaerobiche, se sono presenti microrganismi rigenerativi, si avviano processi di fermentazione e non di putrefazione.
Se la sostanza organica viene trasformata attraverso processi di fermentazione, la maggior parte dei nutrienti resta nel materiale e aumenta la presenza di sostanze utili. Il risultato è l’abbattimento dei cattivi odori e un compost di alta qualità.
I Microrganismi Efficaci per abbattere i cattivi odori negli impianti di compostaggio
I Microrganismi Efficaci o EM sono una miscela di microrganismi rigenerativi in forma liquida. Scoperti in Giappone negli anni ’80 sono utilizzati in tutto il mondo per applicazioni che spaziano dall’agricoltura all’allevamento, dal compostaggio all’igiene domestica e non solo.
I Microrganismi Efficaci possono essere distribuiti sulla materia organica tramite nebulizzazione, al momento dello scarico e durante le procedure di rivoltamento. L’inoculo di questi microrganismi EM trasforma in brevissimo tempo i processi microbiologici in atto, avviando processi di fermentazione e decomposizione.
Questi microrganismi sono del tutto sicuri per l’uomo e l’ambiente, decompongono velocemente la sostanza organica rilasciando sostanze utili, impediscono la formazione di processi di putrefazione.
I vantaggi degli inoculi microbici negli impianti di compostaggio industriale
Diminuzione importante dell’odore
- I Microrganismi Efficaci abbattono i cattivi odori avviando processi di decomposizione
- La sostanza organica si trasforma con processi che sviluppano sostanze utili
- Diminuisce la perdita di carbonio -> abbattimento delle emissioni di gas serra
- Si avranno migliori condizioni di lavoro e ottimi rapporti con il vicinato
Risparmio di lavoro
- Il processo di compostaggio diventa più veloce
- Diminuisce la necessità di rivoltamento e ossigenazione del materiale
- Si impediscono i processi di putrefazione e di conseguenza, la corrosione dei materiali
Valorizzazione del prodotto finale
- Il liquido di scarto può essere utilizzato come fertilizzante pronto all’uso e non puzza
- Il volume del materiale in uscita resta maggiore
- Il compost ottenuto ha un alto valore: contiene molte sostanze utili e ha un’alta biodiversità di microrganismi benefici
- I processi biologici sono sotto controllo e si elimina il rischio di presenza di patogeni

Il compost ottenuto dalla fermentazione con Microrganismi Efficaci ha un’ottima qualità e arricchisce il suolo di microrganismi utili. Immagine dal video di Rosa Bellini
Quali microrganismi EM usare per abbattere i cattivi odori?
I Microrganismi Efficaci sono miscele di microrganismi benefici in forma liquida. Esistono miscele già pronte all’uso come EMbio Braun o CombioFlor-B. Per i quantitativi necessari in un impianto di compostaggio, la soluzione migliore è ottenere il proprio EMa tramite fermentazione a partire dalla soluzione madre EMbio Original.
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