Sulla base delle loro necessità metaboliche, i microrganismi vengono suddivisi in due gruppi: i microrganismi aerobi e quelli anaerobi.
La condizione base per la sopravvivenza dei microrganismi anaerobi è l’assenza di ossigeno. Durante i suoi primordi, il nostro pianeta fu del tutto privo di ossigeno e circondato da un’atmosfera che conteneva soprattutto metano, ammoniaca e anidride carbonica. Le prime forme di vita unicellulari che riuscirono a svilupparsi e a proliferare furono dunque anaerobiche e gli scarti del loro metabolismo erano costituiti principalmente da ossigeno e azoto.
Microrganismi anaerobi, la vita in assenza di ossigeno
Al gruppo dei microrganismi anaerobi appartengono
- i lattobacilli o batteri dell’acido lattico,
- i batteri attivi nella metabolizzazione dello zolfo e dei suoi derivati,
- i clorobatteri
- i batteri verde-marroni responsabili della fotosintesi
Microrganismi aerobi, la vita in presenza di ossigeno
I microrganismi aerobi hanno invece bisogno dell’ossigeno per poter sopravvivere e si presuppone che il loro sviluppo fu possibile solo quando l’atmosfera iniziò a contenere sufficienti quantità di questo gas generato, appunto, dai batteri anaerobi come sostanza di scarto.
La maggior parte dei microrganismi attualmente esistenti sulla terra sono aerobi, cioè vivono e si moltiplicano solo in presenza di una sufficiente quantità di ossigeno, come per esempio:
- le alghe blu-verdi,
- gli azotobacter,
- il bacillus subtilis,
- i metanogeni,
- i batteri solforiducenti.
Convivenza possibile?
Poichè le condizioni di vita di questi due gruppi di batteri sono una l’opposto dell’altra, fino a pochi decenni fa si riteneva impossibile una loro convivenza. Negli anni ’80, il professore di agraria Teruo Higa ha dimostrato che la convivenza di batteri aerobi ed anaerobi è possibile, brevettando una speciale miscela di microrganismi probiotici che definì Microrganismi Efficaci (o Effettivi) EM.
Fino alla scoperta degli EM, si riteneva che i microrganismi aerobi fossero quelli “buoni” e gli anaerobi quelli “cattivi”, in realtà in entrambi i gruppi si possono individuare microrganismi rigenerativi e microrganismi degenerativi, causa di diverse patologie. È ormai certo che, in concordanza con le leggi della natura, il controllo sui ceppi patogeni anaerobi é esercitato da microrganismi anaerobi, mentre il controllo sui ceppi patogeni aerobi é effettuato da microrganismi aerobi.
I Microrganismi Efficaci o EM appartengono principalmente al gruppo anaerobio e sono tutti del tipo rigenerativo. Aiutano quindi a tenere sotto controllo i microrganismi patogeni in diversi ambiti, migliorando la qualità ambientale, la produzione agricola, e la salute di umani e animali. Questa innovativa tecnologia è economica, alla portata di tutti ed estremamente semplice da utilizzare, trovi tutte le informazioni e i prodotti EM sul nostro sito.