Chi più, chi meno, ormai siamo tutti consapevoli dell’esistenza di molti problemi che riguardano il modo in cui capitalismo e consumismo operano. Il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici minacciano la nostra specie e l’intero pianeta. Condizioni di lavoro estenuanti e pericolose sono comuni nelle linee di produzione di molti beni che consumiamo. Alimenti industriali e tossici compaiono regolarmente sugli scaffali dei supermercati. Molte persone che lavorano in industrie o settori di servizio, dai fast food ai negozi, all’educazione, non possono permettersi di nutrire sè e le proprie famiglie senza il cibo da supermercato.
L’elenco dei problemi potrebbe proseguire ancora a lungo…
Quando i problemi connessi al nostro stile di vita sono così tanti e diversi, come possiamo agire in modo da rispettare l’ambiente e gli altri lavoratori? Come possiamo diventare consumatori etici?
Il consumo è una questione economica, politica e sociale
Diventare un consumatore etico al giorno d’oggi richiede prima il riconoscimento del fatto che il consumo non è solo una questione economica, ma ha anche forti riscontri politici e sociali. A causa di questo, quello che consumiamo ha un peso che va oltrre il contesto immediato delle nostre vite. Quando consumiamo beni o servizi forniti dal sistema economico capitalistico, noi effettivamente siamo d’accordo con il modo in cui il sistema funziona. Aquistando beni prodotti da questo sistema diamo il nostro consenso, attraverso una partecipazione virtuale, alla distribuzione di costi e profitti attraverso una catena di servizi, al basso costo del lavoro di chi produce i beni e all’accumulazione massiccia di ricchezze per chi si trova in cima alla piramide.
Le nostre scelte da consumatori non solo supportano e confermano l’attuale sistema economico, ma legittimano le politiche nazionali e globali che lo rendono possibile. Quando consumiamo, ci relazioniamo in qualche modo con tutte le persone che partecipano alla produzione, all’imballaggio, ad esportazione ed importazione, marketing e vendita dei prodotti che compriamo e con tutti coloro che partecipano fornendo i servizi che acquistiamo. Le nostre scelte di consumo ci connettono in modo positivo o negativo a centinaia di milioni di persone nel mondo.
Quindi il consumo, un atto quotidiano e irrinunciabile, è attualmente inserito in una complessa rete globale di relazioni economiche, politiche e sociali. In questo modo, le nostre scelte da consumatori hanno profonde implicazioni. Quello che consumiamo ha grande importanza.
Scelte etiche di consumo iniziano con il pensiero critico
Per molti di noi, le implicazioni nelle pratiche consumistiche restano inconsce o subconsce, in gran parte perchè restano molto lontane da noi, almeno in termini geografici. Comunque, quando pensiamo in modo cosciente e critico, queste possono portare ad un diverso tipo di significato economico, sociale e politico. Se individuiamo i problemi che derivano dalla produzione globale e dal consumo come non etici o moralmente corrotti, possiamo visualizzare un percorso verso il consumo etico selezionando prodotti e servizi che escono da schemi nocivi e distruttivi.
Se il consumo inconscio supporta e riproduce lo status quo problematico, un consumo etico criticamente consapevole può sfidarlo sostenendo le relazioni economiche, sociali e politiche alternative della produzione e del consumo.
Esaminiamo un paio di problemi chiave e poi consideriamo quale possa essere una risposta etica dei consumatori.
Aumento dei salari nel mondo con beni prodotti correttamente
Molti dei prodotti che consumiamo sono accessibili perché sono prodotti da lavoratori a basso costo in tutto il mondo, tenuti in condizioni impoverite dall’imperativo capitalista di pagare il meno possibile per il lavoro. Quasi ogni multinazionale di ogni settore è afflitta da questo problema, tra cui l’elettronica di consumo, la moda, il cibo e i giocattoli, per citarne solo alcuni. Gli agricoltori che vendono prodotti attraverso i mercati della grande distribuzione, come coloro che coltivano caffè e tè, cacao, zucchero, frutta e verdura, cereali, sono storicamente sottopagati.
Le organizzazioni per i diritti umani e del lavoro e alcune aziende private hanno cercato di ridurre questo problema accorciando la catena mondiale che si estende tra produttori e consumatori. Questo significa rimuovere persone ed organizzazioni da questa catena in modo che coloro che effettivamente creano i beni possano ricevere maggiori compensi per il loro lavoro.
Questo è il modo in cui funzionano i sistemi di commercio solidale e di commercio diretto certificati, e spesso anche il cibo biologico e sostenibile locale. In questi casi non solo si accorcia la catena di approvvigionamento che migliora la situazione dei lavoratori e dei produttori, ma anche la sua trasparenza e la sua regolamentazione, che assicura che siano pagati prezzi equi ai lavoratori e che questi possano avere condizioni lavorative sicure e rispettose.
Vendita diretta presso l’Azienda Agricola di Claudio Agostini, a Maserà di Padova
Proteggere l’ambiente attraverso il consumo etico
Un’altra serie di problemi chiave derivante dal sistema capitalistico globale di produzione e consumo è quella ambientale ed include il depauperamento delle risorse, la degradazione degli ambienti naturali, l’inquinamento, il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.
In questo contesto, il consumatore etico cerca prodotti che sono creati in modo sostenibile, come alimenti biologici (certificati o meno, se la filiera è trasparente e affidabile), con emissioni di carbonio zero e derivanti da colture miste, invece di risorse derivanti da monoculture intensive. Inoltre, i consumatori etici cercano prodotti creati con materiale riciclato o riciclabile ed, inoltre, cercano di ridurre il consumo e la creazione di rifiuti, riparando, riutilizzando, ripristinando, condividendo e scambiando, e riciclando. Le misure che prolungano la vita di un prodotto contribuiscono a ridurre l’uso insostenibile delle risorse che la produzione e il consumo globale richiedono. Lo smaltimento etico è tanto importante quanto il consumo etico.
Biodiversità e sinergie presso l’Azienda Agricola di Claudio Agostini, a Maserà di Padova
Così è possibile diventare un consumatore etico nel mondo di oggi. Questo richiede una pratica coscienziosa ed un impegno a diminuire i consumi totali, pagando un prezzo più alto per beni che siano equi e sosteniili dal punto di vista ambientale.
La nostra etica EMbio
Noi di EMbio ci impegnamo quotidianamente per sostenere la filosofia di una produzione etica, cercando di accorciare il più possibile gli anelli dalla catena che collega produttore e consumatore, rispettando al massimo il lavoro dei nostri produttori e selezionando collaborazioni con chi rispetta i nostri stessi valori, per offrirvi solo i prodotti migliori, contribuendo pian piano ad uscire dai soliti schemi del consumismo globale.
Fonte: https://www.thoughtco.com/what-is-an-ethical-consumer-3026072