Disinfettare ed eliminare tutti i batteri per avere una casa sicura, ecco cosa ci viene continuamente proposto dai mass-media. Ma siamo sicuri che sia sicuro?
Questa concezione dello scorso millennnio non si è più aggiornata dopo le ultime scoperte nel campo della microbiologia. Le nuove tecniche di studio hanno infatti messo alla luce incredibili relazioni nel mondo microscopico, del quale potevamo avere solo informazioni puntiformi, finchè non abbiamo ampliato la nostra capacità di analisi del DNA.
L’uso dei disinfettanti, pratica ritenuta sicura per poter ottenere una vera igiene nelle nostre case o negli ambienti pubblici, risulta essere invece un’azione estremamente dannosa sotto diversi punti di vista, vediamo perchè:
1 – L’azione di un disinfettante totale, come la candeggina, si esaurisce completamente nel giro di 30 minuti.
In solo mezz’ora, infatti, le superfici vengono di nuovo ricoperte dal biofilm batterico, una impercettibile patina vivente che ricopre ogni superficie di questo pianeta. I batteri, infatti, sono presenti nell’aria e su ogni superficie, anche su di noi, quindi è assolutamente impossibile eliminarli in modo definitivo, per quanto si sia diligenti nelle pulizie.
2 – Dopo aver disinfettato si lascia il campo libero per qualunque batterio in circolazione
Anche per quelli che non ci stanno proprio simpatici. L’uso di un disinfettante crea in realtà un vuoto microbiologico che porta a un fortissimo squilibrio nei rapporti tra questi esseri microscopici. Anche se ci vuole un po’ ad accettare l’idea, nella nostra casa conviviamo con circa 9000 specie batteriche e 2500 specie fungine “domestiche” che creano nelle nostre case un ecosistema stabile e resistente agli attacchi esterni. Così, uccidendo i nostri microrganismi domestici, impediamo la creazione di un equilibrio microbiologico che potrebbe difenderci da microrganismi estranei.
3 – Un disinfettante persistente crea super-batteri resistenti
Esistono disinfettanti a formulazione complessa, che possono vantare una maggiore resistenza nel tempo. Non c’è niente di peggio, questo permette ai microrganismi di mutare ed evolversi, selezionando man mano microganismi sempre più resistenti. Nessun problema, se a diventare resistenti sono microrganismi innocui, ma il problema diventa grande quando queste resistenze passano agli agenti patogeni!
Guarda il VIDEO di come i batteri diventano resistenti
4 – I microrganismi di casa tua sono tuoi amici
La tua casa è ricoperta di un biofilm batterico, ogni superficie, anche la più pulita, ospita in realtà miliardi di minuscoli organismi che hanno creato un proprio ecosistema più o meno stabile (molto poco se usi disinfettanti, a dir la verità). La stragrande maggior parte di questi microrganismi è assolutamente innocuo o anche benefico. Dagli ultimi studi è infatti emerso cha alcuni lattobacilli sono in grado di prevenire l’asma nei bambini. Molti studi evidenziano come in generale nelle case più pulite ci sia in realtà una maggiore incidenza di allergie o patologie legate a intolleranze, mentre i bambini che crescono in campagna, a contatto con la terra e gli animali hanno minor rischio di contrarre questo tipo di problemi.
5 – Con i microrganismi probiotici puoi igienizzare davvero a lungo la tua casa
Se selezionati nel modo giusto, possono essere proprio i microrganismi “buoni”, i cosiddetti probiotici, a proteggerci da quelli patogeni. La creazione di un biofilm probiotico ed efficace può essere realizzata con l’uso dei detergenti probiotici, composti da microrganismi protettivi che aiutano a mantenere più pulita la tua casa, e più a lungo. I detergenti probiotici non solo tengono lontani i patogeni, ma prevengono la formazione della polvere e dello sporco e ci proteggono dalle molecole inquinanti, riducendo inoltre il rischio di allergie – il tutto in assoluta sicurezza, per noi e per l’ambiente. Attualmente si stanno anche studiando tecniche per creare un biofilm probiotico adatto addirittura alla conservazione degli alimenti, in grado di prevenire la formazione di muffe e fenomeni putrefattivi.
© Copyright EMbio 2018