Se per costruire palazzi o realizzare apparecchi elettronici sembra ovvio disegnare progetti dettagliati e studiare a tavolino la realizzazione di ogni componente, per qualche sfuggente ragione lo stesso meccanismo non è assolutamente concepito per la realizzazione degli agroecosistemi.
I moderni ecosistemi agrari si trovano in effetti in condizioni disastrate (assenza di humus, erosione, dilavamento, perdita di biodiversità, riduzione della produttività, infestazioni dilaganti etc.) da molti decenni proprio a causa di una totale assenza di analisi e progettazione. Il mestiere del contadino è un mestiere antico ma, nell’ondata dell’industrializzazione, è stato colpito da una serie di meccanismi che lo hanno trasformato in modo del tutto improprio. In nome della produttività i contadini hanno cambiato ruolo e sono diventati imprenditori agricoli, dimenticando tutte le antiche attenzioni per la cura della terra e delle colture.
L’economia di mercato ha guidato finora la maggior parte delle decisioni prese in ambito agricolo, ma si sono fatti i conti senza l’oste. I sistemi naturali stanno rivelando tutta la loro fragilità una volta messi in condizioni di “efficienza e produttività” (nel senso umano del termine), così, anno dopo anno, possiamo assistere ad una continua ed inesorabile perdita di suolo, di fertilità e di biodiversità, aggravate dai violenti effetti dei cambiamenti climatici, con conseguenti problematiche sempre più insanabili per le produzioni agricole.
Ritornare alla produttività nel senso ecologico del termine
Gli ecosistemi sani sono sistemi estremamente produttivi, in cui un gran numero di specie viventi compone una complessa rete di relazioni ed energie che fluiscono. In un ecosistema sano un patogeno ha vita breve e attività contenuta, viene tenuto sotto controllo tramite una serie di meccanismi messi in atto dalle diverse specie che vi entrano in relazione. In un ecosistema sano non esiste l’efficienza umana delle monocolture poichè la diversità e il fondamento per far funzionare ogni meccanismo.
L’efficienza di un sistema naturale consiste proprio nella produttività intesa a diversi livelli, grazie all’interazione di specie vegetali, animali, batteriche e fungine. L’uomo ha saputo integrarsi per alcuni millenni con questi meccanismi prima che arrivasse l’oblio dell’industrializzazione, poi l’evoluzione degli agroecosistemi è andata in una direzione naturalmente sbagliata. Il futuro dell’agricoltura consiste nel riprendere le antiche conoscenze ed integrarle con le più moderne tecnologie, applicando soprattutto le nuove competenze umane nell’ambito della progettazione.
Permacultura come sistema di progettazione
L’idea stessa di progettazione, alla base della realizzazione di ogni complessa opera umana, dovrebbe essere posta al centro della realizzazione di sistemi complessi come quelli agricoli per poter ottenere davvero dei benefici per tutta la comunità umana. La permacultura non è altro che un sistema di progettazione applicato agli ecosistemi che producono il nostro cibo. Ne esistono molte definizioni, la più completa è quella definita dal Manuale di Progettazione di Bill Mollison.
“La Permacultura (Agricoltura Permanente) è la progettazione e gestione consapevole di ecosistemi agricoli produttivi aventi la stessa diversità, stabilità e resilienza degli ecosistemi naturali. La Permacultura è l’armonica integrazione di paesaggio e persone che soddisfano in modo sostenibile i propri bisogni alimentari, abitativi ed energetici, e di ogni altra necessità materiale ed immateriale. Senza agricoltura permanente non può esserci ordine sociale stabile. La progettazione in ppermacultura integra elementi concettuali, materiali e strategici in una soluzione a beneficio della vita in tutte le sue forme.
La permacultura è lavoro con e non contro la natura, osservazione protratta e attenta e non azione incessante e scriteriata, sguardo allargato a tutte le funzioni sistemiche e non ricerca della produttività a tutti i costi.”
Bill Mollison da : “Permacultura, Manuale di progettazione”
Esempio di progettazione di una piccola fattoria dimostrativa nell’area rurale adiacente alla città di Thies in Senegal in ambiente semiarido. Sono stati progettati i sistemi legati alla gestione dell’acqua (raccolta e distribuzione), alla produzione di cibo (orto e giardino foresta), alla gestione degli animali (galline, capre e pecore) e i sistemi agroforestali (integrazione di coltivazione cerealicole annuali con colture perenni).
Per gentile concessione di ri-genera.it
Benefici della progettazione nelle aziende agricole
Progettare un’azienda agricola significa riorganizzare in modo realmente efficiente ogni dettaglio produttivo, integrando tra loro sistemi ed elementi, creando connessioni e gestendo flussi di energia affinchè le diverse funzioni siano svolte nel modo più proficuo possibile, ma con una attenzione profonda alla sostenibilità e alla resilienza del sistema agricolo. La progettazione si applica sia a piccoli che a grandi sistemi produttivi ed è adatta ad ogni tipo di azienda agricola o di proprietà privata.
In estrema sintesi, la progettazione consiste in
- analisi dettagliata del territorio
- individuazione punti di forza e debolezza
- individuazione diversi componenti da integrare
- diversificazione e integrazione della produzione
- assemblaggio di sistemi e funzioni per la massima efficienza produttiva
- realizzazione di ecosistemi sani e con produzioni diversificate
I benefici della progettazione sono tangibili fin dai primi anni, consentendo di risparmiare tempo, fatica e risorse grazie alla trasformazione dell’azienda agricola in un ecosistema produttivo in cui ogni elemento è interconnesso e i diversi sistemi si aiutano a vicenda.
Esempio di progettazione e riqualificazione dei terreni orientali dell’Azienda agrituristica La Fattoria dell’Auosufficienza. Sono stati progettati i sistemi relativi a: area relax integrata, area barbecue, inserimento degli animali e caratterizzazione del bacino di ritenzione idrica.
Per gentile concessione di ri-genera.it
Realizzare un design di permacultura
La realizzazione di un progetto o design di Permacultura richiede una grande mole di informazioni e competenze. Questo sistema di progettazione richiede competenze di ecologia, produzione agricola e molta voglia di mettere in discussione le proprie convinzioni, poichè in netto contrasto con quella che è stata la sistematica gestione (distruzione) dei sistemi agricoli moderni. I corsi di Permacultura si tengono in tutta Italia e sono proposti da diverse associazioni. Inoltre è caldamente consigliata la lettura del libro “Permacultura – Manuale di progettazione“, acquistabile presso l’associazione MEDIPERlab.
Per risparmiare tempo ed ottenere i migliori risultati senza fare troppe sperimentazioni, la soluzione è rivolgersi direttamente agli esperti di progettazione. Il Team di professionisti di Ri-Genera lavora principalmente in centro italia e può fornirti una assistenza completa per la riprogettazione della tua azienda agricola.
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