Gli alberi potrebbero sembrarci esseri solitari, ma la terra sotto di noi ci racconta un’altra storia. Gli alberi in segreto parlano, commerciano, si fanno la guerra gli uni contro gli altri. Lo fanno attraverso una rete di funghi che crescono intorno e dentro le radici. Questi funghi, in cambio di zuccheri, forniscono agli alberi sostanze nutritive.
Gli scienziati però hanno scoperto che questa connessione è molto più profonda di quanto si possa immaginare: tramite questa rete di funghi, gli alberi possono condividere molte risorse tra loro creando un sistema che è stato soprannominato Wood Wide Web.
Si pensa che gli alberi più vecchi, chiamati alberi madre, utilizzino questa rete per fornire gli zuccheri alle piante più piccole che sono in ombra, dandogli così maggiori possibilità di sopravvivenza. Gli alberi che stanno male o che stanno addirittura morendo possono scaricare le loro risorse nella rete così che possano essere utilizzate dai vicini più sani.
Le piante usano i funghi anche per inviarsi messaggi tra loro. Se vengono attaccate possono rilasciare un segnale con cui avvisano i vicini di aumentare le difese.
Ma come il nostro internet anche il Wood Wide Web ha il suo lato oscuro: alcune orchidee hackerano il sistema per rubare risorse dagli alberi vicini e altre specie come il noce nero immettono attraverso la rete sostanze chimiche tossiche per danneggiare i rivali.
Al di là del cybercrimine vegetale, gli scienziati stanno ancora discutendo sul perché le piante sembrano comportarsi in modo così altruistico, la rete nascosta è una fiorente comunità di individui.
La prossima volta che saremo in un bosco potremmo pensare agli alberi come parte di un grande superorganismo che parla, scambia informazioni e anche cibo proprio sotto i nostri piedi.