0,00  / 0 articoli

Il tuo carrello

Non ci sono prodotti nel carrello.

I più richiesti

In offerta

Ultimi articoli

Iscriviti alla Newsletter


La chimica dell’humus

Foto di Al d’Vilas

L’humus è un complesso di sostanze organiche presenti nel suolo con la capacità di trattenere acqua e nutrienti, fornendoli alle radici delle piante quando necessari. La carenza di humus nel suolo può portare a problemi nella salute e nella crescita delle piante, ma la nuova cultura dell’agricoltura di sintesi sembra ignorare questo complesso di molecole, ritenendo invece indispensabili per la crescita solo i fertilizzanti NPK.

Humus vs. materia organica

Per comprendere cosa sia l’humus, è fondamentale distinguerlo dalla semplice sostanza organica. Con il termine Humus si  descrive un gruppo di sostanze umiche con caratteristiche molto varie, classificabili come biopolimeri e derivate dall’attività microbica e fungina. La sostanza organica del suolo è materiale che si sta decomponendo a varie velocità nel terreno.

A seconda della solubilità, tra le sostanze più comuni che chiamiamo “humus” troviamo:

  • Acido fulvico: sostanza umica da giallo a giallo-marrone che è solubile in acqua in tutte le condizioni di pH ed ha basso peso molecolare.
  • Acido umico: una sostanza umica marrone scuro che è solubile in acqua solo a valori di pH del terreno più alti ed ha peso molecolare maggiore rispetto all’acido fulvico, può rimanere per secoli nel terreno indisturbato.
  • Umina: una sostanza umica nera che non è solubile in acqua a qualsiasi pH, ha un alto peso molecolare e non si trova mai in prodotti a base di acido umico liquido.

L’applicazione di sostanza organica è certamente un ottimo modo per rimineralizzare un terreno che è stato lisciviato o non ha reazioni chimiche, come con alcune sabbie. La sabbia con una bassa capacità di scambio cationico (CEC) ha difficoltà a trattenere i cationi dei nutrienti, e questi cationi possono facilmente scivolare in profondità nel terreno e diventare non disponibili per l’assorbimento delle piante.

I terreni sabbiosi non sono in grado di trattenere l’acqua quando prevalgono le condizioni aride e l’humus è carente. I suoli molto sabbiosi si trovano in una condizione di “festa o carestia”, poiché l’acqua e le sostanze nutritive sono disponibili solo per un breve periodo dopo l’applicazione. Grazie alla sua natura colloide, l’humus può aiutare a trattenere l’acqua e i nutrienti derivati dalla decomposizione di biomassa organica, compost o altre fonti di fertilizzante.

L’humus è un potente fertilizzante che può essere ottenuto dalla decomposizione della sostanza organica e la sua applicazione ha risultati estremamente positivi sulle colture. 

La fisica dell’acido umico

Gli acidi umici sono estremamente importanti come mezzo per fornire i nutrienti necessari alle piante, perché possono trattenere i nutrienti in forma ionizzata. Gli acidi umici trattengono i cationi (ioni positivi) con un legame abbastanza forte da impedirne la lisciviazione e vengono naturalmente attratti verso la zona di assorbimento radicale, dotata di una carica negativa molto forte. Nella zona di assorbimento attorno alla radice, la pianta preleva facilmente i nutrienti e l’acqua legati alle molecole di humus e anche alcuni acidi umici di basso peso molecolare. 

Quando le piante sono in simbiosi con le micorrize, la zona di assorbimento complessiva viene ampliata notevolmente. Le micorrize sono, infatti, microscopici funghi che entrano in simbiosi con le radici delle piante e formano una complessa rete di ife, piccoli tubuli con capacità di assorbimento e trasporto. Se vengono a mancare le micorrize, la presenza di humus risulta ancora più determinante per la disponibilità e l’assorbimento dei nutrienti.

L’agricoltura “convenzionale” ha progressivamente ed inesorabilmente distrutto l’humus presente nel suolo con le continue arature e l’uso dei fertilizzanti di sintesi, creando le condizioni perfette per la malattia delle piante.

Come costruire i livelli di acido umico

Il compost e altre fonti di sostanza organica in decomposizione non sono un modo efficiente per elevare i livelli di humus del suolo. Il compost si decompone rapidamente e disperde i suoi minerali, rilasciando carbonio nell’atmosfera sotto forma di CO2. Le sostanze umiche sono, invece, molecole stabili e di lunga durata. I componenti dell’humus hanno un tempo medio di permanenza (basato sulla datazione al radiocarbonio) di 1.140-1.235 anni, a seconda del peso molecolare dell’acido umico.

Se si vuole veramente riparare o riabilitare un terreno, aumentare la sua CEC, migliorare la sua struttura e porosità, migliorare la disponibilità di acqua e quindi rendere il suolo un ecosistema sano è necessaria la presenza di humus. L’humus è un prodotto della chimica del suolo e dipende dalla presenza dei suoi precursori chimici: gli amminoacidi, ovvero gli elementi costitutivi delle proteine.

La migliore fonte di aminoacidi in natura sembra essere il genere di micorrize Glomus. Questi funghi sono associati a qualsiasi tipo di erba in un sito naturale e indisturbato. Il Glomus produce una proteina del suolo chiamata glomalina, una sostanza in grado di legare insieme humus e minerali. Combinata con l’humus, crea un enorme sequestro di carbonio direttamente nel suolo.

Gli scienziati possono misurare la percentuale di calorie nel compost che proviene da proteine ​​(gli amminoacidi), carboidrati e grassi. Ciò consente loro di misurare il potenziale di humus del compost. Anche nel compost di qualità, la percentuale di calorie provenienti dagli aminoacidi è inferiore al 5%. Poiché è difficile fare affidamento sul rapporto aminoacidi perfetto nel compost, non possiamo prevedere una conversione efficiente al 100% di tutti questi amminoacidi in sostanze umiche.

Il compost o altro tipo di materiale organico non sono quindi un modo affidabile per aumentare le sostanze umiche del suolo. Il tentativo di aggiungere quantità adeguate di acido umico attraverso l’applicazione del compost richiederebbe una quantità così grande che potrebbe portare a sovradosaggio del sito con sostanze nutritive.

Nel migliore dei casi un compost di buona qualità misurerà circa il 5-8% di acidi umici. Se si vuole ottenere velocemente humus, è necessario aggiungerlo direttamente, ad esempio con un buon humus di lombrico, con il biochar o con la leonardite

Vantaggi degli alti livelli di acido umico

Un ovvio beneficio dell’humus è l’aggregazione dell’argilla. Questa aggregazione rende l’argilla più porosa, morbida e aerobica, con un migliore drenaggio, con conseguente crescita delle radici più profonda di tutte le piante. La presenza di humus riesce ad equilibrare perfettamente il pH del suolo, rendendo possibile la crescita delle pianteladdove sarebbe impossibile.

Gli acidi umici sono straordinari prodotti della chimica del suolo essenziali per terreni sani e produttivi. Sono molecole funzionali che possono incrementare la fotosintesi, trattenere l’acqua, legarsi alle argille, agire come stimolanti della crescita delle piante ed eliminare sostanze inquinanti tossiche. Nessun altro tipo di molecola può eguagliare la versatilità fisica e chimica dell’acido umico.

Articolo originale su http://ecofarmingdaily.com/humic-acid/

Leggi tutti i nostri approfondimenti sul suolo
 


 La leonardite contiene fino al 70% di acidi umici, 
aumenta velocemente l’humus nel tuo suolo!


Vuoi saperne di più dei prodotti EMbio per l’agricoltura?

Iscriviti alla newsletter e ti invieremo molte informazioni utili per tutti i tipi di colture!
 


La mia lista dei desideri

Prodotto Nome del prodotto Prezzo Stato delle scorte
Nessun prodotto aggiunto alla wishlist
X
This site is registered on wpml.org as a development site.