Un aiuto delicato per le funzioni intestinali
I semi di pulicaria o psillio (Plantago psyllium) contengono una grande quantità di mucillagine, che ha un’azione delicata nella stimolazione della peristalsi intestinale.
Sono molto utili in caso di stitichezza, con feci secche e mancanza di stimolo. Grazie alla loro capacità di assorbire acqua, hanno un’azione lassativa meccanica con un’azione particolarmente delicata e che non provoca assuefazione, a differenza di altre piante con effetto lassativo. Consentono di aumentare la massa delle feci per ottenere un’evacuazione più morbida in caso di emorroidi, ragadi, fistole anali, e in sostituzione all’uso di sostanze lassative.
I semi di pulicaria hanno una capacità di legare l’acqua e di rigonfiamento anche superiore ad altri semi più conosciuti, come i semi di lino e di chia. Le mucillagini contenute nei semi di psillio, con la loro elevata capacità di assorbimento di acqua, favoriscono la peristalsi, il naturale movimento delle pareti intestinali che determina il transito del cibo. Per questo è fondamentale assumere i semi sempre insieme ad una grande quantità di acqua. La mucillagine ha, inoltre, proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa, è quindi indicata nelle coliti e nel colon irritabile.
In caso di diarrea, i semi di psillio possono essere assunti con poca acqua per assorbire i liquidi intestinali in eccesso.
Si tratta di un eccellente prebiotico, in grado di stimolare l’equilibrio del microbiota intestinale. Assunto in combinazione con prugne o mango essiccato e un probiotico, i semi di psillio sono il miglior rimedio per ripristinare velocemente il microbiota intestinale dopo una cura antibiotica, rimediare una disbiosi cronica o semplicemente per un rinnovo annuale di tutto il tratto intestinale.
Ottimi in combinazione con Hericium erinaceus per rigenerare la mucosa dello stomaco e la mucosa intestinale, la cui salute è fondamentale per proteggere l’intero circolo ematico dalla penetrazione delle tossine dall’intestino al sangue. Fattori di stress, soprattutto se prolungati nel tempo, possono causare un danneggiamento della mucosa, aumentandone la permeabilità e, quindi, consentendo la penetrazione di sostanze indesiderate e tossine, come la proteina spike, direttamente nel circolo sanguigno. Una volta in circolo nel sangue, il rischio ulteriore è che le tossine possano attraversare la barriera emato-encefalica, anch’essa indebolita da fattori di stress, arrivando al cervello e direttamente all’ippocampo, il centro responsabile dell’identità e della memoria.
Proteggere la mucosa significa proteggere l’intero organismo da fattori di stress che si auto-alimentano. Il bruciore di stomaco riduce la resistenza allo stress e, vice-versa, uno stress mentale aumenta il bruciore di stomaco. Forse non a caso il nome latino della pulicaria è psillio, un termine associato alla parola psiche, in greco: anima…
Consigli per l’uso
Grazie al loro sapore neutro, possono essere facilmente integrati nella vita di tutti i giorni. Si abbinano bene con prodotti da forno, yogurt, muesli e altri alimenti. Cospargi un cucchiaino colmo sul cibo che preferisci, mentre bevi molti liquidi, preferibilmente una tisana al finocchio.
Macerazione a freddo: lascia macerare 1 cucchiaio di semi di Psillio in mezzo bicchiere d’acqua. Ingerisci il tutto e bevi subito dopo un bicchiere d’acqua. Assumere preferibilmente la sera.
CONTROINDICAZIONI: Evitare l’assunzione in contemporanea con farmaci, in quanto le mucillagini potrebbero ridurre l’assorbimento. Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali, evitare in caso di sensibilità individuale alla pianta.
Lo psillio secondo Ildegarda
Hildegard von Bingen descrive la Plantago psyllium nel suo libro di storia naturale.
“Lo psillio è di natura fredda, nel suo freddo conserva però un temperamento dolce. Chi lo fa cuocere nel vino e ne beve quando è caldo placa le febbri forti. Dà gioia allo spirito dell’uomo quando è oppresso, con il suo freddo e con il suo temperamento riporta il cervello alla salute e gli dona vigore”.
“Chi soffre di febbre allo stomaco, faccia cuocere dello psillio nel vino, poi getti via il vino, metta lo psillio in una benda e lo appoggi ancora caldo sullo stomaco: le febbri spariranno”.
Insieme ad una dieta adeguata, i semi di pulicaria vengono utilizzati come rimedio ausiliario in caso di stitichezza, depressione, avvilimento e oppressione interiore. I semi vengono versati a cucchiaiate in una minestra e mangiati insieme ad essa. Possono essere mangiati anche puri o sul pane, bisogna solo ricordarsi di bere poi a sufficienza, altrimenti rischiano di “prosciugare” lo stomaco.
Ildegarda consiglia impacchi caldi con i semi cotti per la febbre alta causata da appendicite cronica.
Alle origini della medicina psicosomatica
La medicina di Ildegarda di Bingen (1098-1179), rivoluzionaria per il Medioevo, ha precorso la scienza moderna, definendo la salute come un equilibrio dinamico tra le dimensioni fisica, sociale, psicologica, spirituale e ambientale. La Santa individua lo stato di stress come un’alterazione che dipende non solo da cause esterne, ma anche alla modalità con cui ognuno di noi si relaziona all’ambiente e al mondo esterno. Ogni volta che l’energia vitale, la Viriditas, si abbassa, alcuni rimedi della natura possono venirci in soccorso, aiutandoci a riallinearci con l’armonia universale. Ildegarda definisce la guarigione come un processo globale che avviene su più livelli, non è sufficiente curare solamente il sintomo, ma è necessario valutare anche la dimensione psicologica e spirituale, considerando che ciò che può farci guarire è già presente nel nostro corpo e può essere sostenuto dalle energie della natura.
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Additional information
Weight | 0,000000 kg |
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Brand | Hildegard von Bingen |