Ha un sapore di menta un po’ amaro e può essere aggiunto alle minestre, alle insalate o alle carni, anche se dovrebbe essere usato con parsimonia poiché il sapore è molto forte.
Scrive Ildegarda:
“L’issopo è di natura secca e moderatamente calda. Ha una tale forza che non può resistergli neppure la pietra che cresce dove viene seminato. Se lo si mangia spesso, purifica la schiuma malata e maleodorante degli umori, come il calore fa ribollire la schiuma nella pentola, inoltre è utile in tutti i cibi. Cotto però è più utile, e polverizzato è più utile che crudo. Se lo si mangia rende il fegato forte e depura un po’ i polmoni.”
L’issopo non dovrebbe mancare in nessun piatto di carne. Si possono cucinare con la carne i ramoscelli freschi o le foglie oppure si può utilizzarlo essiccato e polverizzato, che secondo Ildegarda è ancora meglio. Come leggiamo nel testo originale, per poter sviluppare appieno le sue virtù terapeutiche e aromatiche l’issopo deve essere aggiunto durante la cottura dei cibi.
Tratto dal libro: Santa Ildegarda – Alimentazione Sana, di H. Reinhard Schiller. Ed. Centro di Benessere Psicofisico, 1995
Alle origini della medicina psicosomatica
La medicina di Ildegarda di Bingen (1098-1179) è stata ignorata per ottocento anni. Solo dopo il ritrovamento di una copia di un suo trattato nella biblioteca imperiale di Copenaghen, si è risvegliato l’ interesse per la prima medicina psicosomatica cristiana. Ildegarda ha rivoluzionato la visione del mondo del suo tempo e ha precorso la scienza moderna, definendo la guarigione un processo globale che avviene su più livelli e affermando che ciò che può farci guarire è già presente nel nostro corpo, mentre le energie curative sono presenti nella natura.
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Informazioni aggiuntive
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Brand | Hildegard von Bingen |
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